A febbraio il co-fondatore di DataTrek Research, Nicholas Colas, aveva esaminato la decisione del CEO di Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) Elon Musk di investire 1,5 miliardi di dollari della liquidità di Tesla in Bitcoin (CRYPTO:BTC).
Questa settimana Colas ha rivisitato la situazione attuale di Tesla e ha affermato che il titolo potrebbe rimanere “bloccato” fino a quando non si verificherà uno dei due catalizzatori da lui ipotizzati.
Trading di coppia: a febbraio Colas ha affermato che l’investimento in Bitcoin di Musk era un segno che gli investitori avrebbero dovuto considerare l’idea di andare long su Bitcoin e short su Tesla, poiché era fondamentalmente ciò che stava facendo Musk acquistando Bitcoin piuttosto che investire quel denaro nell’attività di Tesla.
Il trading di coppia di Colas ha funzionato a meraviglia fino a questo punto; dall’8 febbraio, quando Tesla ha annunciato il suo investimento in Bitcoin, le azioni della società hanno perso il 20,8% mentre Bitcoin è salito del 17,6%.
Mercoledì Colas ha dichiarato che ora Musk è a un punto critico come disruptor (ovvero come innovatore che sconvolge il suo settore): deve scegliere se seguire un percorso simile a quello di Henry Ford, fondatore di Ford Motor Company (NYSE:F), oppure a quello di Jeff Bezos, fondatore di Amazon.com, Inc. (NASDAQ:AMZN).
Il percorso a lungo termine di Ford verso la disruption e la crescita è stato quello di concentrarsi quasi esclusivamente sulla produzione di grandi volumi di auto a prezzi accessibili e sul reinvestimento dei profitti nella sua attività, ha detto Colas.
Bezos, invece, ha portato Amazon fino alla sua attuale valutazione di 1.700 miliardi di dollari scegliendo di espandere la società dall’e-commerce ai servizi cloud.
Due percorsi da poter seguire: dato che l’attività automobilistica di Tesla è ancora alle prime fasi della sua storia di crescita, Colas ha affermato che Musk deve scegliere se concentrare tutte le risorse di Tesla sull’aumento della produzione e sulla vendita di servizi per veicoli autonomi oppure trovare una nuova idea che possa ampliare l’attuale tesi rialzista sulla società.
“Tesla come titolo è bloccato qui (o a un livello inferiore) fino a quando 1) una Model 3 non potrà guidare in modo autonomo e sicuro in una densa area urbana come sarebbe applicabile al caso del ride-sharing o 2) Musk non presenterà la sua versione di Amazon Web Services, ovvero un’idea grande e scalabile che sfrutti alcune competenze o attributi aziendali fondamentali”, ha affermato Colas.
Colas ha spiegato che il fatto che Tesla investa la sua liquidità in Bitcoin e poi lo promuova ad altre società come metodo per diversificare la liquidità in bilancio potrebbe essere potenzialmente un’idea trainante per la crescita di Tesla, ma in questo momento è troppo presto per dire se sia questa la direzione in cui Musk sta cercando di andare.
Il punto di vista di Benzinga: ovviamente il mercato non vede Bitcoin come un punto di svolta per Tesla, data la sottoperformance del titolo negli ultimi mesi; purtroppo, potrebbero volerci ancora anni per il tipo di servizio con robotaxi su larga scala che giustificherebbe una valutazione significativamente superiore all’attuale market cap del titolo, quantificata in 655 miliardi di dollari.
Foto per gentile concessione di Steve Jurvetson su Flickr.