Pur avvantaggiato da qualche recente rialzo, il settore energetico si classificherà come quello dalle peggiori performance nell’indice S&P 500, quando giovedì il 2020 volgerà al termine.
Cosa è successo
Quest’anno il Direxion Daily Energy Bull 2X Shares (NYSE:ERX) ha preso i suoi bei ribassi a causa del calo del settore; il fondo, che cerca di offrire il doppio dei rendimenti giornalieri dell’indice Energy Select Sector, è precipitato di quasi il 92% da inizio anno.
Il crollo del mercato petrolifero indotto dalla prima ondata della pandemia di coronavirus è stato talmente grave che l’estrema volatilità ha costretto a una riduzione della leva di ERX, che una volta era un ETF a tripla leva.
Perché è importante
Tuttavia, da alcuni sentori emerge che per alcuni analisti e osservatori di mercato il 2021 sarà più clemente con i titoli energetici tradizionali: ERX avrà comunque un certo slancio indipendentemente dalle scommesse su una ripresa della domanda nel settore viaggi, dal fatto che l’economia globale si scrolli di dosso gli effetti della pandemia, che tornino di moda le azioni ‘value’ o dal semplice fatto che nel nuovo anno il settore energetico non potrà fare peggio di quanto ha fatto nel 2020.
“Penso che il 2021 sarà migliore del 2020. Detto questo, se si guarda a livello globale siamo ancora nel bel mezzo della pandemia di coronavirus; arrivano alcuni annunci sui vaccini, ma occorrerà un po’ di tempo prima che vengano implementati”, afferma l’analista di Morningstar Allen Good. “Prevediamo una ripresa economica persistente nel corso del 2021: stimiamo che questo si tradurrà in un miglioramento dei prezzi delle materie prime durante tutto l’anno; tuttavia ciò significa che sarà ancora un anno piuttosto difficile per i gruppi petroliferi e del gas, in particolare per le società petrolifere integrate”.
Quando parliamo di ERX, bisogna prendere atto di questa situazione sulle compagnie petrolifere integrate, poiché l’indice sottostante del fondo è dominato da attori del calibro di Chevron (NYSE:CVX) ed Exxon Mobil (NYSE:XOM).
Cosa potrebbe succedere
La capacità di Exxon di progettare un rimbalzo credibile in Borsa, che ruoti intorno a qualcosa di più della vendita degli asset e della protezione dei dividendi, potrebbe essere la chiave per il destino di ERX nel corso del 2021; perlomeno l’ex componente dell’indice Dow Jones fa il suo ingresso nell’anno nuovo ad un prezzo conveniente.
Il titolo Exxon, infatti, “è particolarmente economico: è stato svenduto in risposta all’espansione dei piani di investimento e ai suoi investimenti in petrolio e gas”, osserva Good; “tuttavia, come ho detto, penso che tra qualche anno questo creerà effettivamente un’opportunità di differenziazione, poiché alla fine la scarsità di investimenti porterà a prezzi più elevati di petrolio e gas nonché dei margini di raffinazione”.