Le accuse da parte dei venditori allo scoperto di Hindenburg contro Nikola Corporation (NASDAQ:NKLA) hanno attirato l’attenzione del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, secondo quanto riportato martedì dal Financial Times.
Cosa è successo L’inchiesta sulla startup di veicoli elettrici è diretta dall’Ufficio del Procuratore del distretto meridionale di New York, che è interessato al rapporto di Hindenburg Research contenente le accuse mosse a Nikola, secondo FT.
Il Dipartimento di Giustizia ha conferito con delle persone in merito ai contenuti del rapporto, hanno riferito delle fonti anonime al FT.
L’azienda guidata da Trevor Milton è anche oggetto di un’inchiesta separata da parte della SEC, che sta valutando se la casa automobilistica abbia ingannato gli investitori sulle sue prospettive di business, secondo Bloomberg.
Da giovedì scorso, giorno in cui sono state mosse le accuse, le azioni Nikola hanno perso il 40%.
Perché è importante La scorsa settimana la startup di veicoli elettrici ha firmato una partnership da 2 miliardi di dollari con General Motors Company (NYSE:GM), forgiando una collaborazione decennale; GM ha ottenuto una quota dell’11% in Nikola.
GM ha difeso la partnership; l’amministratore delegato Mary Barra ha infatti affermato che prima della stipula dell’accordo è stata condotta un’adeguata due diligence.
Nikola ha rilasciato una confutazione dettagliata delle accuse mosse contro la compagnia, affermando di essere convinta che Hindenburg abbia pubblicato il rapporto poco dopo l’annuncio dell’accordo con GM in modo da avvantaggiare finanziariamente i venditori allo scoperto.
La casa automobilistica ha detto di aver contattato e informato la SEC e le ha chiesto di esaminare le affermazioni false e fuorvianti fatte da Hindenburg.
Movimento dei prezzi Martedì le azioni Nikola hanno chiuso in ribasso di quasi l’8,3%, a 32,83 dollari e nell’after-market sono scese di quasi il 5,5%, a 31,03 dollari.
Foto per gentile concessione: Nikola Corp.