Spotify Technology (NYSE:SPOT) ha un nuovo competitor con sede negli Emirati Arabi Uniti, Anghami: l’azienda prevede infatti di quotarsi al Nasdaq tramite fusione con la società di acquisizione per scopi speciali Vista Media Acquisition Com Inc (NASDAQ:VMAC).
Cosa è successo: Anghami, un servizio di streaming musicale con sede ad Abu Dhabi, mercoledì ha annunciato che sarà la prima azienda araba a quotarsi al Nasdaq.
Popolare in Medio Oriente e Nord Africa, Anghami vanta oltre 70 milioni di clienti in tutto il mondo e ha collaborazioni in essere con Universal Music Group (NYSE:UVV), Sony Corp (NYSE:SNE) e Warner Music Group Corp (NASDAQ:WMG).
Lo scorso agosto Vista Media ha raccolto 100 milioni di dollari per effettuare la quotazione in Borsa, e il valore d’impresa dell’accordo con Anghami implica una valutazione di 220 milioni di dollari.
Perché è importante: Anghami è l’ennesimo concorrente globale di Spotify che cerca di guadagnare quote di mercato nel settore dello streaming musicale. Spotify, che compete direttamente con Apple Music (NASDAQ:AAPL) e Amazon Prime Music (NASDAQ:AMZN), ha mantenuto la percentuale più ampia di mercato con oltre 150 milioni di abbonati.
Con poco meno della metà degli abbonati di Spotify, Anghami ha un’ampia possibilità di crescita ma è ancora poco conosciuta in Occidente; quotandosi in uno dei principali mercati borsistici statunitensi, Anghami potrà mostrare a clienti e investitori nordamericani il suo prodotto e raccogliere più facilmente capitali per far crescere la propria attività.
“Essere una società quotata negli Stati Uniti ci dà accesso al capitale di crescita e a una piattaforma globale che è la migliore al mondo”, ha dichiarato Eddy Maroun, co-fondatore e amministratore delegato di Anghami.
Cosa potrebbe succedere: quando si giungerà al closing dell’accordo, previsto nel secondo trimestre di quest’anno, la nuova società dovrebbe quotarsi con il nome Anghami e il ticker ANGH. Alla chiusura, Anghami prevede di avere 142 milioni di dollari in bilancio.
“Sta anche ricevendo sostegno dall’Ufficio statale per gli investimenti di Abu Dhabi (ADIO) per sviluppare la sua sede centrale globale e un centro tecnologico e di ricerca e sviluppo ad Abu Dhabi”, secondo un report di Reuters.