Apple, Inc. (NASDAQ:AAPL), che finora era riuscita a sfornare prodotti e a tenere il passo con l’aumento della domanda, potrebbe aver incontrato un ostacolo a livello di supply chain a causa delle prolungate chiusure da COVID-19 in Cina.
Cosa è successo
La politica “zero COVID” adottata dalla Cina per frenare la diffusione del virus ha avuto un impatto sulle operazioni di assemblaggio di Pegatron, il secondo produttore a contratto di Apple, ha detto lunedì l’analista di TFI Securities Ming-Chi Kuo in un tweet.
L’analista, che si concentra su Apple, ha osservato che Pegatron ha sospeso le attività di assemblaggio a Shanghai e Kunshan; secondo Ming-Chi Kuo, anche nello scenario migliore, potrebbe non essere possibile per l’azienda riprendere la produzione prima della fine di aprile o dell’inizio di maggio. Ciò è in contrasto con l’opinione fornita dall’analista a fine marzo, quando aveva suggerito che il lockdown a Shanghai non avrebbe colpito la produzione di iPhone SE.
Hon Hai Precision Industry Co., Ltd. (OTC:HNHPF), il maggior assemblatore di iPhone, non è stato impattato, ha detto l’analista; l’azienda infatti può assorbire parte del calo dovuto all’interruzione della produzione di Pegatron.
Se Foxconn continuerà a funzionare senza disservizi e le attività chiuse di Pegatron ripartiranno gradualmente, Apple può cavarsela con un impatto limitato e a breve termine, ha detto Kuo; l’analista ha espresso una nota positiva sul fatto che Apple abbia superato le sfide sul piano dell’approvvigionamento, date le sue ottime capacità di gestione della supply chain e le sue buone relazioni con il governo cinese.
Qualora il lockdown invece restasse più a lungo, nella seconda metà di quest’anno Apple probabilmente dovrà subire la distruzione della domanda derivante dalla minor fiducia dei consumatori, ha affermato Kuo.
Perché è importante
Con Apple che si prepara a diversi eventi di lancio nel corso del 2022, sviluppi geopolitici negativi come questi non sono di buon auspicio per l’azienda.
La Cina è un mercato chiave per il colosso tech di Cupertino. Nel primo trimestre fiscale che si è concluso a dicembre 2021, Apple ha ottenuto circa il 21% dei suoi ricavi dall’area della Grande Cina, che include la Cina continentale; si tratta dell’area geografica in più rapida crescita per l’azienda, sia a livello annuale che sequenziale.
Non si prevede che queste interruzioni si rifletteranno nei risultati del secondo trimestre, previsti per la fine del mese.
Movimento dei prezzi
Il titolo Apple ha chiuso la sessione di lunedì in calo del 2,55% a 165,75 dollari.
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