Apple Inc (NASDAQ:AAPL) è già inondata da indagini per comportamenti anticoncorrenziali legati all’App Store; ora, secondo quanto riporta il Financial Times, il suo portafoglio digitale Apple Pay potrebbe essere il prossimo campo di battaglia per indagini in materia antitrust.
Cosa è successo: la crescita di Apple Pay non ha attirato molta l’attenzione negli Stati Uniti se non per una singola menzione passeggera da parte del sottocomitato antitrust del Congresso ad ottobre, secondo il FT.
I problemi di carattere antitrust per Apple Pay riguardano il modo in cui impedisce alle aziende rivali di utilizzare la tecnologia near-field communication (NFC) sui suoi dispositivi.
A giugno la Commissione Europea ha formalmente aperto un’indagine antitrust su Apple Pay, e questo mese anche le autorità di regolamentazione della concorrenza dei Paesi Bassi hanno avviato le proprie indagini. FT riferisce che l’approccio di Apple ai pagamenti sta sollevando problemi di concorrenza anche in Australia.
Thomas Vinje, partner dello studio legale Clifford Chance, ha affermato che le autorità di regolamentazione dell’UE hanno Apple Pay nella loro agenda, aggiungendo che sussiste uno slancio di tipo politico dietro alla volontà di perseguire Apple nei casi di violazione antitrust.
“Ad attirare l’attenzione dei regolatori sarà il fatto che Apple offre al consumatore una sola opzione su come utilizzare quella tecnologia per pagare i servizi”, ha affermato Jonathan Osborne, ex procuratore federale in Florida.
Il FT riferisce che a dicembre Jennifer Bailey, portavoce di Apple, ha dichiarato alla Commissione Europea che il gruppo di Cupertino intende mantenere privati i dati degli utenti e che non memorizza il numero originale del bancomat o della carta di credito: “quando si acquista qualcosa utilizzando Apple Pay, Apple non sa cos’hai comprato o dove l’hai comprato”, ha chiarito Bailey.
Un altro problema in ambito antitrust è il fatto che Apple chieda agli sviluppatori di app, tramite una guida online, di rendere Apple Pay l’opzione predefinita quando possibile.
Perché è importante: il controllo dell’intero ecosistema Apple da parte della società ha rappresentato un punto dirimente con gli sviluppatori di terze parti: questa settimana, infatti, Facebook, Inc (NASDAQ:FB) ha attaccato Apple con una pubblicità a tutta pagina; Cupertino, in risposta, ha affermato che le nuove politiche richiederanno al colosso social solo di dare ai propri utenti una scelta.
I servizi Alipay e WeChat Pay di Alibaba Group Holding Ltd (NYSE:BABA) hanno dimostrato come le app per i pagamenti contactless possano trasformarsi in piattaforme per micro-prestiti, gestione patrimoniale, assicurazioni e pagamenti di bollette.
Il FT riferisce che non è chiaro se Apple abbia questo tipo di ambizioni; tuttavia Tim Cook ha recentemente dichiarato agli investitori che Apple Pay sta andando “straordinariamente bene” e che la società è ottimista riguardo a ciò che potrà fare nel settore dei pagamenti.
Movimento dei prezzi: giovedì le azioni AAPL hanno chiuso in aumento dello 0,70%, a 128,70 dollari.