Apple Inc (NASDAQ:AAPL) sta rallentando i piani per spostare la produzione dalla Cina al Vietnam poiché i rispettivi governi stanno aumentando i controlli alle frontiere per contenere i focolai di nuove varianti del coronavirus, ha riferito Nikkei Asia, che cita alcune fonti.
Cosa è successo
Il colosso tecnologico di Cupertino ha intenzione di avviare la produzione di massa dei suoi ultimi auricolari AirPods in Cina anziché in Vietnam, come invece era previsto in precedenza.
Secondo quanto riferito, in futuro Apple mira comunque a spostare circa il 20% della produzione dei nuovi AirPods in Vietnam.
Gli AirPods sono stati fra i primi prodotti che Apple ha iniziato a produrre in quantità significative in Vietnam, dopo che la società ha trasferito la produzione nel Paese circa due anni fa durante il picco delle tensioni commerciali fra Stati Uniti e Cina.
Anche il piano dell’azienda guidata da Tim Cook di portare una parte della produzione di MacBook e iPad in Vietnam è stato sospeso.
Apple non è sola, comunque, dato che anche altre grandi aziende tecnologiche come Alphabet Inc (NASDAQ:GOOG) (NASDAQ:GOOGL) – società madre di Google – e Amazon.com Inc (NASDAQ:AMZN) stanno subendo ritardi analoghi, ha osservato il Nikkei.
Perché è importante
La giovane forza lavoro del Vietnam l’ha reso un’attrazione ideale per i produttori tech statunitensi, soprattutto da quando Washington ha iniziato a imporre dazi punitivi sui beni di fabbricazione cinese nel 2018; i fornitori di Apple, Google, Amazon, Microsoft e Dell Technologies Inc. (NYSE:DELL) hanno già creato o ampliato stabilimenti in Vietnam negli ultimi anni.
Quest’anno sia la Cina che il Vietnam hanno adottato misure più severe di controllo delle frontiere, il che ha rallentato lo spostamento della produzione fra i due Paesi a causa della ripresa del COVID-19 e delle misure governative.
Movimento dei prezzi
Martedì le azioni Apple hanno chiuso in calo dello 0,62% a 150,19 dollari.