Oggi le autorità preposte alla concorrenza dell’Unione Europea dovrebbero decidere se Apple Inc (NASDAQ:AAPL) sarà tenuta a pagare 15 miliardi di dollari in tasse retroattive all’Irlanda, nell’ambito della crociata avviata dall’UE contro gli accordi fiscali ultra vantaggiosi nei confronti delle multinazionali.
Cosa è successo
Quattro anni fa la Commissione Europea aveva stabilito che Apple ha beneficiato di aiuti di stato illeciti, grazie a due leggi fiscali irlandesi che nel corso di 20 anni hanno ridotto il carico fiscale dell’azienda di Cupertino, fino ad arrivare a un minimo dello 0,005% nel 2014, ha riferito Reuters.
Una sconfitta giuridica per le autorità garanti della concorrenza dell’UE potrebbe incidere su altri casi pendenti nei confronti di società quali Ikea e Nike Inc (NYSE:NKE), che hanno accordi fiscali con i Paesi Bassi, o Huhtamaki, una società finlandese di imballaggi alimentari, che ne ha stretto uno con il Lussemburgo.
Perché è importante
La Commissaria europea per la Concorrenza Margrethe Vestager ha fatto della disciplina fiscale uno dei cavalli di battaglia del suo mandato, anche se l’anno scorso ha subìto una sconfitta in tribunale contro Starbucks Corporation (NASDAQ:SBUX), quando la richiesta di pagamenti per oltre 34 milioni di dollari in tasse retroattive all’Olanda è stata respinta dallo stesso tribunale, sempre secondo quanto riferito da Reuters.
Il caso assume importanza anche per l’Irlanda, che è co-querelante insieme ad Apple.
Il governo irlandese sta cercando di tutelare il suo status di Paese europeo a bassa tassazione, condizione che le ha permesso di attirare importanti investimenti esteri nelle industrie tecnologica, finanziaria e farmaceutica.
Probabilmente Apple sarà in grado di resistere all’impatto di una decisione sfavorevole da parte del tribunale in quanto gode di riserve di cassa superiori a 190 miliardi di dollari alla fine del secondo trimestre dell’anno finanziario in corso.
Le parti sconfitte potranno impugnare la sentenza di oggi presso la più alta autorità giudiziaria europea, la Corte di Giustizia dell’UE.
Movimento dei prezzi
Nell’after-market di martedì le azioni di Apple erano in rialzo dello 0,74%, a 391,12 dollari dopo aver chiuso la sessione regolare in aumento dell’1,65%, a 388,23 dollari.