Pegatron Corp (OTC:PGTRF), azienda assemblatrice degli iPhone della Apple Inc (NASDAQ:AAPL), ha comunicato che il suo stabilimento nella Cina continentale sta funzionando normalmente dopo che alcuni report avevano indicato che le spedizioni alla fabbrica erano state messe sotto esame dai funzionari doganali cinesi.
Cosa è successo
Dopo che un alto dirigente di Pegatron ha incontrato Nancy Pelosi a Taipei, un report di Nikkei Asia — citando alcune fonti — sostiene che le spedizioni dirette alla sua struttura di Suzhou sono state controllate per vedere se violavano la regola in base alla quale i cartoni non possono recare la scritta “Taiwan” o “Repubblica di Cina”.
Pegatron, che produce un’ampia gamma di prodotti per molte aziende americane, tra cui Microsoft Corporation (NASDAQ:MSFT) e Tesla Inc (NASDAQ:TSLA), ha affermato che la produzione non è stata interrotta e che non ci sono interruzioni nelle spedizioni.
Il vicepresidente di Pegatron Jason Chen e altri pezzi grossi dell’industria dei chip taiwanese, tra cui il fondatore di TSMC (NYSE:TSM) Morris Chang e il presidente Mark Liu, mercoledì hanno incontrato Pelosi durante il pranzo ospitato dalla Presidente taiwanese Tsai Ing-Wen.
Il report di Nikkei sottolinea che venerdì mattina diversi fornitori di componenti a Taiwan hanno ricevuto richieste urgenti dai loro clienti, chiedendo loro di rispettare i requisiti di etichettatura del governo di Pechino.
Secondo gli avvisi dei produttori — che citano le autorità — le scatole, i documenti di spedizione, i cartoni e i moduli di dichiarazione di import/export non possono riportare le parole “Repubblica di Cina”, “R.O.C.” o “Taiwan”.
“Se appare la parola ‘R.O.C.’, la spedizione verrà trattenuta e controllata, e non potrà essere spedita”, recita uno degli avvisi.