L’azienda aerospaziale Blue Origin del miliardario Jeff Bezos è stata una delle 11 aziende scelte martedì dalla NASA per sviluppare tecnologie che potrebbero supportare l’esplorazione a lungo termine della Luna e dello spazio.
Cosa è successo
Le 11 aziende e i rispettivi progetti sono stati scelti nell’ambito della sesta opportunità di tipping point della NASA. L’agenzia spaziale identifica una particolare tecnologia come un punto di svolta se un investimento farà maturare in modo significativo la tecnologia per applicazioni future.
Nell’ambito della selezione, Blue Origin ha ricevuto 34,7 milioni di dollari per far progredire la sua tecnologia Blue Alchemist, una soluzione commerciale proposta che produce celle solari dalla polvere e dalla roccia frantumata sulla superficie della Luna.
“Questa tecnologia rivoluzionaria permetterebbe di creare un cavo illimitato per la trasmissione di elettricità e di energia ovunque sulla superficie della Luna”, ha dichiarato l’azienda in un comunicato.
Perché è importante
Tra le altre aziende i cui progetti sono stati scelti per essere finanziati dalla NASA figurano Astrobotic Technology, Big Metal Additive, Freedom Photonics, Lockheed Martin, Redwire, Protoinnovations, Psionic, United Launch Alliance, Varda Space Industries e Zeno Power Systems.
La NASA si aspetta che queste tecnologie consentano una presenza umana duratura sulla Luna attraverso Artemis e altre missioni, fornendo le diverse infrastrutture necessarie. Cinque dei progetti scelti sono destinati a consentire l’esplorazione della Luna, mentre gli altri sei sono destinati ad altre aree dell’esplorazione spaziale.
Il contributo totale stimato dell’Agenzia a questi partenariati è di 150 milioni di dollari.