L’inviato cinese alle Nazioni Unite ha giustificato l’atto del Paese di porre il veto alle nuove sanzioni del Consiglio di sicurezza contro la Corea del Nord dopo che la nazione guidata da Kim Jong-Un ha sparato alcuni missili balistici.
Cosa è successo
Il diplomatico di Pechino ha detto a Reuters che il Paese non vuole che la Corea del Nord effettui un nuovo test nucleare, motivo per cui ha posto il veto alle nuove sanzioni.
L’ambasciatore cinese Zhang Jun ha anche messo in guardia dal fare supposizioni su come potrebbe reagire la Cina presso le Nazioni Unite qualora la Corea del Nord dovesse procedere con un altro test nucleare: “Vediamo cosa succederà, ma penso che non dovremmo pregiudicare ciò che accadrà con un test nucleare”, ha dichiarato Zhang.
“La denuclearizzazione è uno degli obiettivi chiave della Cina”, ha affermato il diplomatico, aggiungendo che il Paese “non vuole vedere un altro test”.
Secondo Zhang, la “posizione di base della Cina è molto chiara: le sanzioni non risolvono i problemi. Solo con il dialogo vedremo il miglioramento della situazione. Con le sanzioni, prevediamo un ulteriore deterioramento”.
Ciò è avvenuto due settimane dopo che Cina e Russia hanno posto il veto a una proposta avanzata dagli USA al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per imporre ulteriori sanzioni alla Corea del Nord.
Perché è importante
Gli Stati Uniti hanno avvertito che Pyongyang potrebbe effettuare il suo primo test nucleare dal 2017; dall’inizio di quest’anno il misterioso Paese asiatico ha eseguito ben 18 round di test missilistici.
L’amministrazione Biden ha affermato che sta monitorando “molto da vicino” la costante possibilità di un test nucleare da parte della Corea del Nord.
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