A circa un mese dalle elezioni presidenziali USA del 2020, il mercato azionario è in stato di mutamento, e i trader stanno valutando le alternative per decidere dove investire man mano che aumenta la volatilità in prossimità del 3 novembre. Nonostante l’azionario sia ancora allettante in larga parte, con l’S&P 500 ancora molto vicino al suo massimo storico, le tipiche aziende leader di mercato devono ancora rimontare in maniera convincente dall’ondata di vendite registrata a settembre, con il resto del mercato che ne sta subendo la pressione.
Sebbene la pandemia globale in corso abbia svolto un ruolo chiave nell’influenzare i mercati in generale, a questa crisi è stata data una nuova dimensione con la potenziale incertezza rappresentata dalle imminenti elezioni statunitensi: non solo è probabile che i risultati finali del processo di voto per corrispondenza e per posta richiedano settimane se non addirittura mesi prima di essere disponibili, ma un’elezione potenzialmente contestata significa che i risultati terranno occupato anche il governo federale che non potrà quindi intervenire su altre questioni urgenti, come l’emanazione di ulteriori misure di stimolo o l’organizzazione della risposta al COVID-19.
Questa incertezza ha reso estremamente difficile prevedere l’andamento del mercato e delle singole azioni. Utilizzando l’intelligenza artificiale e strumenti di analisi predittiva, la piattaforma di trading VantagePoint analizzerà questa imprevedibilità tra diversi titoli in una nuova dimostrazione dal vivo del suo software.
Prima di questa demo virtuale, e soltanto a poche settimane di distanza dal giorno effettivo delle elezioni, diamo un’occhiata ad alcuni dei componenti chiave del mercato che attualmente stanno risentendo dell’impatto del ciclo elettorale 2020 e cosa potrebbe esserci in serbo per loro in termini di ulteriore volatilità o opportunità.
Il grande rischio delle Big Tech
Forse l’indicatore più significativo dell’attuale atmosfera di mercato, caratterizzata dall’incertezza, è il fatto che importanti aziende tecnologiche e informatiche come Apple Inc. (NASDAQ:AAPL), Facebook, Inc. (NASDAQ:FB) e Amazon.com, Inc. (NASDAQ:AMZN) nelle ultime settimane hanno vacillato, dopo un drastico picco post-utili.
Sebbene tra gli analisti di mercato e i commentatori la prospettiva sia quella che il segmento tecnologico stesse soltanto perdendo un po’ di terreno nel suo percorso verso nuovi precipitosi massimi, finora il settore non è stato in grado di recuperare lo stesso entusiasmo che ha registrato durante l’estate. Nonostante non siano riusciti a sforare da questo punto basso, da un giorno all’altro questi titoli hanno oscillato in maniera consistente, con Apple che ha registrato variazioni giornaliere del ± 3% e Amazon che negli ultimi giorni di settembre ha registrato oscillazioni del ± 5%.
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Sebbene non sia impossibile immaginare che nelle settimane precedenti alle elezioni le big tech troveranno nuova linfa, il settore è stato obiettivo primario per potenziali controlli e controversie da parte delle autorità pubbliche, vista la serie di questioni politiche che negli ultimi anni hanno circondato i principali nomi di questa industria.
All’indomani delle elezioni del 2016 l’ingerenza straniera nelle elezioni e la raccolta dati aveva infatti gettato un’ombra sulle azioni di Facebook, e le domande sul comportamenti contro il consumatore e anticoncorrenziali da parte delle aziende facenti parte della sfera tech sono diventate sempre più diffuse, in particolare in seno al Partito Democratico, che secondo i dati dei sondaggi viene visto come quello che avrà molto da guadagnare a novembre.
Le minacce di regolamentare o di chiudere colossi tech come Facebook, Amazon o Alphabet, Inc. (NASDAQ:GOOG) (NASDAQ:GOOGL), società madre di Google, girano a Washington da mesi, e sebbene l’effettiva attuazione di qualsiasi tipo di regolamentazione non arriverebbe probabilmente in tempi brevi in caso di vittoria dei Democratici, questo elemento da solo potrebbe essere sufficiente a spaventare Wall Street nelle settimane in prossimità alle elezioni.
Alla ricerca di leader
A causa della persistente volatilità nel segmento tecnologico e dell’incertezza che ci attende, nel mese di settembre il mercato generale è stato privo di una leadership decisiva.
Il settore farmaceutico/biotecnologico aveva rappresentato un’altra area di forza del mercato durante i mesi estivi, come risultato della corsa in atto per un vaccino sicuro ed efficace contro il COVID-19; tuttavia il settore sanitario è rimasto sopito per tutto settembre, con messaggi contrastanti e poco chiari sui progressi nelle sperimentazioni sia da parte di Moderna Inc. (NASDAQ:MRNA) che di Johnson & Johnson (NYSE:JNJ).
Con le potenziali notizie sui test vaccinali di Pfizer, Inc. (NYSE:PFE) previsti pochi giorni prima delle elezioni, il settore potrebbe vedere entrambi i partiti politici attaccarsi alle notizie e stimolare una maggiore speculazione nel settore.
Ma anche se il mercato sta faticando a trovare una direzione in procinto delle elezioni, esistono segmenti isolati del mercato che hanno resistito alla volatilità che ha colpito settori di alto profilo: i titoli delle compagnie di consegna nel settore dei trasporti come FedEx Corporation (NYSE:FDX) e UPS, Inc. (NYSE:UPS) sono saliti a causa dell’aumento delle tariffe di spedizione, mentre quelli dei rivenditori al dettaglio come Walmart Inc. (NYSE:WMT) e The Kroger Co. (NYSE:KR) hanno beneficiato delle costanti tendenze dei consumatori.
Ciò che questi settori hanno in comune è il fatto di essere ampiamente indifferenti alle minacce di elezioni controverse o contestate, e finora gli operatori di mercato hanno riposto la loro fiducia nella continua capacità di recupero di questi titoli. Anche se è probabile che nelle prossime settimane e mesi si assisterà a ulteriori sorprese sia per questi settori che per il mercato generale, i trader potrebbero essere in grado di trovare delle opportunità nella confusione rivolgendo il loro sguardo ad aree trascurate del mercato e sfruttando la tecnologia per farsi largo tra il rumore quotidiano del mercato.