Un uomo in Arabia Saudita è stato condannato a morte per aver criticato la leadership nazionale tramite X, precedentemente noto come Twitter, come riportato da NPR.
L’uomo, Muhammad al-Ghamdi, è padre di sette figli e insegnante in pensione. Gestisce due account anonimi sulla piattaforma dove condivide opinioni critiche sull’amministrazione del Paese. Human Rights Watch ha riferito che gli account avevano solo 10 follower.
Il tribunale ha usato i tweet di al-Ghamdi come prova dei “crimini” di insulto al re, Salman bin Abdulaziz Al Saud, a suo figlio e al principe ereditario Mohammed bin Salman e di sostegno a un’ideologia terroristica. Gli attivisti sauditi hanno etichettato questa sentenza di morte come una delle più severe in una serie di verdetti contro i dissidenti online.
Le autorità saudite non hanno rilasciato alcun commento ufficiale sul caso. Il fratello maggiore di Al-Ghamdi, Saeed, sostiene che la sentenza sia un tentativo di fargli pressione. Saeed, un critico dichiarato del governo, gestisce un gruppo per i diritti umani nel Regno Unito chiamato “Sanad”.
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