Gli ultimi verbali del Federal Open Market Committee (FOMC) pubblicati questa settimana indicano la possibilità di sette aumenti dei tassi di interesse nel 2022.
Wall Street e i guru dell’economia amano creare scompiglio riguardo alle tempistiche e alle possibili implicazioni derivanti dalle variazioni dei tassi di interesse, ma non tutti gli americani sono trader obbligazionari, professori di economia o conoscitori di politica monetaria.
Molto rumore per niente?
Da un punto di vista pratico, un aumento dei tassi di interesse dello 0,25% significa ben poco per la ‘Main Street’ (ovvero gli investitori della classe media americana).
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I tassi di interesse producono un impatto sul cittadino medio, ma fa parte dell’obiettivo della Federal Reserve aumentare i tassi in modo lento e graduale affinché ogni singolo rialzo non crei troppo disagio; ad esempio, l’ultimo ciclo di inasprimento dei tassi ha portato il tasso sui Fed funds dallo 0% a circa il 2,5% in un periodo di tre anni.
Cambiamenti cumulativi
Entro la fine del ciclo di inasprimento, l’aumento dei tassi impatterà il cittadino medio in diversi modi; chi ha debiti potrebbe vedere un aumento del 2-3% dei tassi di interesse su carte di credito, mutui e/o prestiti studenteschi a tasso variabile.
Il rovescio della medaglia, in genere, è che i risparmiatori traggono vantaggio dall’aumento dei tassi di interesse; tuttavia, se speri che nel 2022 sarai in grado di ottenere un tasso di interesse del 2% su un conto di deposito o su un conto di risparmio ad alto rendimento, probabilmente resterai deluso.
Le banche infatti non sono obbligate ad aumentare i tassi di interesse insieme alla Fed, e probabilmente si mostreranno riluttanti. L’aumento consentirà alle banche di gonfiare leggermente i propri margini facendo pagare tassi più alti sui loro prestiti e mantenendo contemporaneamente tassi più bassi sui loro depositi.
Anche gli acquirenti possono beneficiare dell’aumento dei tassi di interesse; questi infatti hanno lo scopo di aiutare la Fed a combattere l’inflazione e a tenere sotto controllo l’aumento dei prezzi di beni e servizi.
Il rialzo dei tassi di interesse può rendere più costoso per le aziende prendere in prestito il denaro necessario per far crescere le proprie attività, il che in genere danneggia gli utili aziendali.
Infine, tassi di interesse troppo alti possono restringere il mercato del credito e danneggiare il mercato azionario; Goldman Sachs ha recentemente riportato che l’SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY) è sceso in media del 6% nei primi tre mesi successivi al primo rialzo dei tassi di interesse di un nuovo ciclo di inasprimento della Fed; comunque, l’S&P 500 si è dimostrato resiliente e storicamente ha mostrato un rialzo medio del 5% sei mesi dopo il primo rialzo dei tassi.
Il punto di vista di Benzinga
Presto i cittadini potrebbero spendere un po’ di più al mese per i prestiti ma, al di là dei grandi mutuatari e dei risparmiatori, l’aumento dei tassi di interesse dovrebbe essere una buona notizia per il cittadino medio, perché in genere sono un segno che l’economia è sana e forte.
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