La crescita dell’economia statunitense ha subito un leggero aggiustamento al ribasso per il quarto trimestre del 2023, mostrando ancora un tasso di crescita sano ma ad un ritmo marginalmente più lento rispetto alle stime iniziali, secondo la seconda stima pubblicata mercoledì.
I tassi ipotecari rimangono relativamente stabili, attestandosi al di sopra del 7% nella settimana conclusasi il 23 febbraio, con un continuo calo delle richieste per la terza settimana consecutiva.
Aggiornamenti economici di mercoledì: i punti chiave
- Nell’ultimo trimestre del 2023 il Prodotto Interno Lordo (PIL) degli Stati Uniti si è espanso a un tasso annualizzato del 3,2% su base trimestrale, rallentando rispetto alla vigorosa crescita del 4,9% osservata nel terzo trimestre. Questo ritmo rappresenta una moderazione rispetto alle precedenti proiezioni.
- L’indice dei prezzi del PIL è aumentato a un tasso annualizzato dell’1,7%, in rallentamento rispetto al 3,3% del trimestre precedente e leggermente superiore alle stime iniziali dell’1,5%.
- La spesa reale dei consumatori, catalizzatore significativo della crescita del trimestre, è cresciuta a un tasso del 3%, superiore alle stime precedenti del 2,8%.
- L’indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE) ha registrato un aumento dell’1,8%, segnando una revisione al rialzo di 0,1 punti percentuali rispetto ai dati precedenti. Escludendo i prezzi dei prodotti alimentari e dell’energia, l’indice dei prezzi PCE core è aumentato del 2,1%, anch’esso corretto al rialzo di 0,1 punti percentuali.
- Nel quarto trimestre, il PIL nominale è aumentato del 4,9% su base annua, ovvero di 334,5 miliardi di dollari, raggiungendo un livello di 27,94 mila miliardi di dollari. Ciò rappresenta una revisione al rialzo di 5,8 miliardi di dollari rispetto alla stima precedente.
- Il tasso ipotecario fisso a 30 anni è leggermente diminuito dal 7,06% al 7,04% nella settimana conclusasi il 23 febbraio, interrompendo una striscia di quattro settimane consecutive di aumenti.
- Mike Frantoni, economista della Mortgage Bankers Association of America, ha osservato che l’aumento dei tassi ha ostacolato l’attività. Le richieste di mutui ipotecari sono scese del 5,6%, segnando un calo continuo per la terza settimana consecutiva e aumentando il significativo calo del 10,6% rispetto al periodo precedente, fino a raggiungere un minimo che non si vedeva dal novembre 2023.
Reazioni di mercato
Prima dell’aggiornamento sulla crescita del PIL del quarto trimestre, gli operatori avevano stimato una probabilità del 61% di un taglio dei tassi d’interesse della Federal Reserve entro giugno, probabilità che è salita all’82% per un taglio entro luglio.
Inoltre, i mercati prevedono circa 84 punti base di riduzioni cumulative dei tassi di interesse entro dicembre 2024, il che suggerisce un’aspettativa di poco più di tre tagli dei tassi di 25 punti base ciascuno.
In seguito al comunicato, l’indice del dollaro statunitense (DXY), monitorato dall’Invesco DB USD Index Bullish Fund ETF (NYSE:UUP), ha mantenuto i suoi guadagni per la sessione, salendo dello 0,3%.
I futures sull’S&P 500 e sul Nasdaq 100 sono scesi dello 0,3% nel trading pre-market di mercoledì.
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