Giovedì, dopo la chiusura dei mercati, Walt Disney Co (NYSE:DIS) ha riportato gli utili del secondo trimestre.
Cosa è successo: il fatturato di Disney nel trimestre è stato di 15,6 miliardi di dollari, in calo del 13% su base annua; il dato sui ricavi risulta inferiore alle stime degli analisti, che si attestavano a 15,9 miliardi.
Nel periodo considerato la società ha riportato un utile per azione rettificato di 0,79 dollari, rispetto agli 0,60 dollari per azione riportati nello stesso periodo dell’anno precedente.
I ricavi nel segmento Media & Entertainment sono stati di 12,4 miliardi di dollari, in crescita dell’1% su base annua; il fatturato del segmento Parks, Experiences and Product è stato di 3,2 miliardi di dollari, con una flessione del 44% su base annua.
Crescita dello streaming: la parte più saliente del report trimestrale è probabilmente quella riguardante il segmento dei media direct-to-consumer (DTC), che ha registrato un fatturato di 4 miliardi di dollari, in crescita del 59% su base annua.
Il segmento DTC ha registrato una perdita operativa di 0,3 miliardi di dollari, in miglioramento rispetto alla perdita di 0,8 miliardi riportata nello stesso periodo dell’anno scorso.
Nel report sono stati evidenziati miglioramenti in Hulu, con una maggiore crescita dei ricavi da abbonamenti, e vendite pubblicitarie e crescita per ESPN+.
Disney+ ha chiuso il secondo trimestre con 103,6 milioni di sottoscrizioni; alla fine del primo trimestre la società aveva 94,9 milioni di abbonati.
Il dato preoccupante potrebbe riguardare il ricavo medio per utente di Disney+, che nel secondo trimestre è sceso a 3,99 dollari, in calo del 29% su base annua; la flessione è dovuta al nuovo pacchetto per clienti internazionali Disney+Hotstar, che ha abbassato la base di costo.
Movimento dei prezzi di DIS: nella sessione after-hours di giovedì le azioni Disney hanno ceduto il 3,5% a 171,99 dollari.