Martedì mattina il dollaro USA risultava ben posizionato rispetto alla maggior parte delle valute in vista di un possibile rialzo dei tassi di 75 punti base da parte della Federal Reserve nel corso di questa settimana. L’indice del dollaro USA, che misura la forza del biglietto verde nei confronti di un paniere di valute, scambiava intorno a 106,25, al di sotto del suo massimo biennale di 109,29 registrato all’inizio di luglio.
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Movimento dei prezzi
La coppia EUR/USD è in lieve in ribasso a 1,0235 rispetto al massimo di venerdì di 1,013, mentre sull’euro pesa ancora una possibile crisi energetica nonostante l’importante rialzo dei tassi di 50 punti base da parte della Banca centrale europea.
Il biglietto verde ha guadagnato terreno anche contro la sterlina britannica, con la coppia GBP/USD scambiata a 1,2054 contro il massimo di venerdì di 1,206; la sterlina è lievemente arretrata poiché i mercati hanno scontato un rialzo dei tassi di 50 punti base da parte della Banca d’Inghilterra. Sia il dollaro australiano che quello neozelandese hanno perso terreno rispetto al dollaro USA.
Il punto di vista dell’esperto
Rodrigo Catril, analista strategico valutario della National Australia Bank, ha affermato che la reazione del mercato dipenderà da quanto sembrerà determinato il presidente della Federal Reserve Jerome Powell nel voler ridurre l’inflazione di fronte al rallentamento della crescita, ha riferito Reuters.
Bitcoin Al momento della pubblicazione, Bitcoin era in calo del 3,65% a 21.135,65 dollari.
I prossimi dati in via di pubblicazione
I dati sui prezzi al consumo in Australia saranno pubblicati mercoledì, mentre i dati sulla crescita degli Stati Uniti dovrebbero sono attesi per giovedì.
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