Twitter Inc (NASDAQ:TWTR) e il suo CEO Jack Dorsey sono stati nominati imputati nell’ambito di una causa intentata dall’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che sta cercando di essere reintegrato sulla piattaforma social.
Cosa è successo
La denuncia di Trump, riportata per la prima volta su The Verge, è stata presentata venerdì nel distretto meridionale della Florida.
Il 45esimo presidente USA sostiene nella sua denuncia che Twitter, “costretto dai membri del Congresso degli Stati Uniti”, lo starebbe censurando.
Trump ha chiesto un’ingiunzione preliminare dichiarando che Twitter “esercita un grado di potere e di controllo sul discorso politico in questo Paese che è incommensurabile, storicamente senza precedenti e profondamente pericoloso per aprire un dibattito democratico”.
“La censura e la precedente restrizione ai discorsi del querelante da parte dell’imputato violano il primo emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti e allo stesso modo violano lo Stop Social Media Censorship Act della Florida di recente emanazione”, secondo la denuncia.
Perché è importante
La legge della Florida citata nell’esposto di Trump è stata firmata a maggio dal governatore dello stato Ron DeSantis.
La Florida impugnerà la decisione di un giudice di bloccare questa legge prima che possa essere applicata in una Corte d’appello federale, ha riferito NPR.
Twitter aveva definitivamente interdetto Donald Trump dalla piattaforma, facendo riferimento al “rischio di ulteriore incitamento alla violenza”, dopo che a gennaio una folla pro-Trump ha preso d’assalto il Campidoglio.
Si dice che l’ex presidente USA abbia “perso le staffe” dopo che Twitter ha applicato il suo divieto.
Movimento dei prezzi
Venerdì le azioni Twitter hanno chiuso la sessione regolare in rialzo di quasi il 2,7% a 61,98 dollari.
Foto per gentile concessione di Gage Skidmore tramite Flickr