Tutto sommato, il 2020 si sta rivelando un anno inaspettatamente soddisfacente per gli ETF cinesi, anche se alcuni stanno dimostrando di avere un incedere migliore di altri.
Cosa è successo Un modo per catturare la sovraperformance con gli ETF cinesi è quello di evitare i fondi ad ampia portata e di concentrarsi piuttosto su industrie e settori particolari, alcuni dei quali sono molto caldi. Ciò include il KraneShares CSI China Internet ETF (NYSE:KWEB).
KWEB merita sicuramente un posto in questa conversazione per quanto riguarda i principali ETF su Internet, dimostrando che la possibilità di investire in questo settore non è soltanto prerogativa dei prodotti USA. E a proposito di ETF su Internet statunitensi, quest’anno KWEB sta sovraperformando il più grande fondo a stelle e strisce della categoria di ben 640 punti base.
Ma qui viene il bello: KWEB lo sta facendo con quasi 200 punti base in meno di volatilità.
Perché è importante Il fondo, che vanta all’interno del suo paniere attori del calibro di Alibaba (NYSE:BABA) e JD.com (NASDAQ:JD), è fortemente influenzato dalla crescente affinità dei consumatori cinesi con la vendita al dettaglio online, un’industria che sta avendo una scossa positiva dalla pandemia di coronavirus.
“Di conseguenza, le vendite al dettaglio online dei prodotti rappresenteranno una quota crescente delle vendite al dettaglio totali, una tendenza che sarà irreversibile”, ha affermato Fitch Ratings in una nota recente.
“Fitch prevede che il rapporto tra l’e-tailing e vendite al dettaglio totali (solo merci) aumenterà nella restante parte dell’anno in corso, dopo aver toccato un massimo storico del 26,5% nei primi 5 mesi del 2020 (massimo record mensile del 29,7% registrato a marzo 2020). Nei primi due mesi, nel primo trimestre, nei primi quattro mesi e nei primi cinque mesi dell’anno il rapporto è aumentato rispettivamente del 4,9%, del 5,2%, del 5,3% e ancora del 5,3% su base annua; ciò rispetto agli aumenti del 4% nel 2018 e del 2,6% nel 2019, il ché indica che i consumatori si sono spostati più rapidamente verso l’e-tailing proprio durante la crisi del COVID-19.
I componenti di KWEB stanno facendo passi da gigante per consolidare lo status della Cina come colosso dell’e-commerce.
“Queste aziende usano strumenti di pagamento online come il riconoscimento facciale”, ha affermato Fitch. “Anche la presenza di una avanzata rete di corrieri espresso nel Paese rappresenterà una spinta, piuttosto che un ostacolo, per far prosperare il settore dell’e-tailing cinese”.
Cosa potrebbe succedere La corsa di KWEB potrebbe non essere finita: l’e-commerce rimane una fetta piccola del più ampio mercato retail cinese, sebbene la crisi del coronavirus stia contribuendo ad espandere l’impronta del settore. Inoltre, i dati demografici del Paese sono di buon auspicio per una maggiore adozione della vendita al dettaglio online.
“Alla fine del 2019, la Cina aveva un basso tasso di penetrazione di e-tailing, pari al 49% della popolazione, contro oltre il 60% nella maggior parte dei Paesi sviluppati, in gran parte a causa del più basso tasso di urbanizzazione della Cina, che si attesta solo al 61%”, secondo Fitch.
“Il governo cinese intende aumentare il tasso di urbanizzazione ai livelli delle nazioni sviluppate entro il 2050, il ché aumenterà la domanda per gli acquisti online. Inoltre, circa il 59% della popolazione cinese ha un’età compresa tra i 20 e i 59 anni, una percentuale maggiore rispetto a quella delle nazioni più sviluppate. Questa fascia di età è generalmente più ricettiva all’e-tailing ed è composta da utenti Internet più frequenti”.