Martedì sono aumentati i prezzi del gas naturale in Europa. L’attenzione degli investitori si è spostata sulle preoccupazioni per l’approvvigionamento dalla Russia, mentre permangono dubbi sul ritmo di distruzione della domanda.
Movimento dei prezzi
I futures di riferimento sul gas naturale europeo hanno scambiato vicino ai 200 euro per megawattora dopo che l’azienda russa Gazprom PJSC (OTC:OGZPY) la scorsa settimana ha ridotto i flussi sul gasdotto Nord Stream a circa il 20% della capacità, secondo quanto riportato da Bloomberg.
I trader guardano alla mancanza di chiarezza in merito alle prossime mosse della Russia di Vladimir Putin. Quest’estate Mosca ha ridotto le esportazioni verso l’Europa ai minimi pluriennali. Secondo il report di Bloomberg, la fornitura è inferiore a un terzo dei volumi normali.
Timori di inflazione
Le restrizioni imposte dalla Russia hanno spinto le nazioni europee a fare scorte di gas prima dell’inverno. La riduzione dell’offerta ha spinto i prezzi ai massimi di inizio marzo, mentre l’aumento delle bollette energetiche sta alimentando i timori sull’eventualità che alcune aree del continente vadano in recessione, riferisce Bloomberg.
Stoccaggio di gas
Le strutture europee sono quasi al 69% della loro capacità. L’approvvigionamento di gas dalla Russia nei prossimi mesi, insieme alla capacità dell’Europa di razionare il gas e di attrarre gas naturale liquefatto dall’Asia, saranno fattori chiave per il futuro.
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