JPMorgan Chase & Co. ha anticipato a settembre la sua previsione sul primo taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, abbandonando la precedente finestra temporale di dicembre a causa dell’indebolimento dei dati sul mercato del lavoro e dei cambiamenti nelle dinamiche politiche all’interno della banca centrale.
Secondo Reuters, la banca d’investimento prevede ora una riduzione di 25 punti base nella riunione del Federal Open Market Committee del 16-17 settembre, seguita da altri tre tagli di un quarto di punto prima che la Fed interrompa il suo ciclo di allentamento.
Le crepe nel mercato del lavoro determinano un cambiamento di politica
I recenti dati sull’occupazione hanno rafforzato le ragioni a favore di un intervento anticipato della Fed. Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono salite a 226.000 nella settimana terminata il 2 agosto, superando il consenso di 221.000 e ponendo fine a una serie di cinque settimane consecutive di calo.
Ancora più preoccupante per i responsabili politici è il fatto che le richieste continue sono salite a 1,9 milioni, il livello più alto dal novembre 2021, indicando che i lavoratori licenziati stanno lottando per trovare un nuovo impiego.
La nomina di Trump aggiunge complessità alla Federal Reserve
La nomina giovedì da parte del presidente Donald Trump di Stephen Miran, presidente del Consiglio dei consulenti economici, in sostituzione del governatore uscente Adriana Kugler, ha introdotto nuove variabili nelle dinamiche della Fed.
L’analista di JPMorgan Michael Feroli ha osservato che la potenziale conferma di Miran prima della riunione di settembre potrebbe aumentare le divisioni all’interno del comitato che fissa i tassi.
“Nella remota possibilità che Miran sia governatore al momento della prossima riunione, ciò potrebbe implicare tre dissensi. Si tratta di molti dissensi”, ha scritto Feroli.
I prezzi di mercato riflettono le crescenti aspettative accomodanti
Gli operatori hanno modificato drasticamente le aspettative di un taglio dei tassi, con lo strumento FedWatch del CME Group che indica una probabilità del 91,4% di una riduzione a settembre, in aumento rispetto al 37,7% della scorsa settimana.
La decisione della Fed potrebbe dipendere dai dati sull’occupazione di agosto. JPMorgan ha indicato che un tasso di disoccupazione del 4,4% o superiore potrebbe giustificare un taglio più consistente di 50 punti base, mentre valori inferiori potrebbero suscitare resistenze da parte dei responsabili politici attenti all’inflazione.
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Foto: Rokas Tenys/Shutterstock