I funzionari russi, in particolare il Presidente Vladimir Putin, affermano che l’economia del Paese sta reggendo, nonostante le severe sanzioni imposte dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea. Ma alcuni importanti economisti sostengono che non sia così.
Secondo un report della CNBC, le sanzioni imposte alla Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina avranno un effetto dannoso sull’economia russa. Secondo diversi economisti, le sanzioni porteranno la nazione all'”oblio economico”.
Ian Bremmer, presidente di Eurasia Group, ha dichiarato lunedì alla CNBC che le scorte sono esaurite e che i problemi probabilmente persisteranno in Russia.
Il mese scorso l’Università di Yale ha condotto un sondaggio per vagliare lo stato dell’economia russa. Secondo gli autori, il report offre una rappresentazione più accurata dello stato dell’economia russa rispetto a quanto detto dal Cremlino ai media.
Il report mostra che l’economia è stata paralizzata in modo catastrofico, almeno finché resteranno in vigore le sanzioni occidentali.
“Guardando al futuro, non c’è via d’uscita dall’oblio economico per la Russia fintanto che i Paesi alleati rimarranno uniti nel mantenere e aumentare la pressione sanzionatoria contro la Russia”, afferma il report.
Il documento dell’Università di Yale contraddice l’analisi del Fondo monetario internazionale (FMI), secondo cui l’economia russa starebbe gestendo le sanzioni meglio di quanto inizialmente previsto. La scorsa settimana l’FMI ha aumentato l’obiettivo annuale del PIL russo al -6%, rispetto al precedente -8,5%.
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