Ad agosto il barometro del settore manifatturiero statunitense ha continuato a registrare un trend negativo per il quinto mese consecutivo, anche se il ritmo del declino si è leggermente attenuato rispetto a luglio, secondo le rilevazioni dell’Institute for Supply Management (ISM).
Agosto segna il 21° mese di contrazione del settore manifatturiero statunitense negli ultimi 22 mesi. Questa tendenza sottolinea le continue difficoltà del settore, in netto contrasto con il settore dei servizi, che continua a guidare la crescita economica più ampia.
“Pur rimanendo in territorio di contrazione, l’attività manifatturiera degli Stati Uniti ha subito una contrazione più lenta rispetto al mese scorso. La domanda continua a essere debole, la produzione è diminuita e gli input sono rimasti accomodanti”, ha dichiarato Timothy Fiore, presidente dell’Institute for Supply Management.
In un comunicato separato, S&P Global ha anche rivelato le condizioni di contrazione del settore manifatturiero statunitense lo scorso mese, con l’indice dei responsabili degli acquisti (PMI) che è sceso da 49,6 a 47,9, segnando la peggiore lettura degli ultimi sette mesi.
“Il settore manifatturiero ha agito da freno all’economia a metà del terzo trimestre. Gli indicatori prospettici suggeriscono che questo freno potrebbe intensificarsi nei prossimi mesi”, ha commentato Chris Williamson, capo economista aziendale di S&P Global Market Intelligence.
Rapporto PMI manifatturiero ISM di agosto: i punti chiave
- Ad agosto l’indice PMI manifatturiero ISM si è attestato al 47,2% nel mese di agosto, segnando un leggero aumento di 0,4 punti percentuali rispetto al 46,8% di luglio, ma restando al di sotto della stima del consenso degli economisti del 47,5%, come riportato da TradingEconomics.
- L’indice dei nuovi ordini ha subito una contrazione più rapida, scendendo al 44,6%, con un calo di 2,8 punti percentuali rispetto al 47,4% di luglio.
- Anche l’Indice di Produzione è peggiorato al 44,8%, con un calo di 1,1 punti percentuali rispetto al 45,9% del mese precedente.
- L’indice dei prezzi è salito al 54%, segnando un aumento di 1,1 punti percentuali rispetto al 52,9% di luglio.
- L’indice del portafoglio ordini è salito dal 41,7% al 43,6%.
- L’indice dell’occupazione è migliorato al 46%, aumentando di 2,6 punti percentuali rispetto al 43,4% del mese scorso.
- L’indice dei nuovi ordini di esportazione è sceso al 48,6%, in calo di 0,4 punti percentuali rispetto al 49% di luglio.
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