L’oro e l’argento (in particolare quest’ultimo) stanno fornendo rendimenti stellari e quindi non sorprende il fatto che alcuni ETF ne stiano beneficiando.
Non sorprende nemmeno che alcuni degli ETF correlati a questi metalli si trovino sotto i riflettori, in quanto entrambi i metalli preziosi gravitano intorno ai loro massimi pluriennali. Nel caso dell’argento, il metallo bianco è in aumento dell’80% rispetto ai minimi del 2020.
Martedì, infatti, ha portato un interessante flusso di notizie per un paio di ETF sull’oro e sull’argento che stanno navigando in ottime acque. Ecco quali sono.
Vaneck Merck Gold Trust (OUNZ)
Molto tempo fa i critici affermavano che gli ETF sull’oro rappresentavano una sconfitta per l’esposizione ai lingotti, in quanto questi fondi sono rimborsati con denaro contante o valuta legale. Più di sei anni fa, il Vaneck Merck Gold Trust (NYSE:OUNZ) ha debuttato sul mercato con un concetto unico: offrire agli investitori la consegna fisica di oro nel momento in cui vengono vendute le azioni del fondo, e questa promessa è stata ben riposta.
Martedì scorso Vaneck ha annunciato che OUNZ, ETF da 311 milioni di dollari, avrà una commissione più bassa, passando dallo 0,40% allo 0,25% all’anno, o 25 dollari su un investimento di 10.000.
“Gli investimenti in oro fanno parte del DNA di Vaneck, e da tempo siamo riusciti a offrire agli investitori una gamma completa di opportunità attraverso le quali possono aggiungere esposizione ai lingotti d’oro e alle azioni delle aziende di estrazione dell’oro”, ha dichiarato Brandon Rakszawski, Director of ETF Product Development di Vaneck. “Con questa riduzione delle commissioni, OUNZ dovrebbe diventare un’opzione ancora più interessante per gli investitori interessati all’oro e per i quali la possibilità di richiedere il possesso del loro oro è un vantaggio aggiuntivo interessante”.
ETFMG Prime Junior Silver Miners ETF (SILJ)
Da poco messo in evidenza, l’ETFMG Prime Junior Silver Miners ETF (NYSE:SILJ) ha 300 milioni di dollari di attività in gestione (asset under management); dato ancora più importante, nel giro di un mese SILJ è salito del 39,21%.
“Il picco nella sua crescita è attribuito a un aumento della domanda di materie prime come argento e oro, durante questo periodo di volatilità e di rallentamento della produzione dovuto ai focolai di coronavirus tra le aziende produttrici di argento”, secondo ETFMG. “Anche i metalli preziosi hanno beneficiato della domanda come hedge contro le crescenti aspettative di inflazione, con la Federal Reserve che ha firmato un assegno in bianco per sostenere la liquidità del mercato e la crescita economica. Venerdì l’oro puntava dritto verso il suo sesto giorno consecutivo in verde”.
Preso gli ETF sull’argento, incluso SILJ, potrebbero registrare un maggiore rialzo, dato che gli analisti prevedono che la spesa per 5G ed energie rinnovabili — mercati finali per l’uso industriale dell’argento — andranno a vantaggio dei prezzi del metallo.