Dire che questa è stata una settimana importante per i titoli di veicoli elettrici e per i relativi ETF è un eufemismo.
Cosa è successo Anzitutto, si è tenuto il Battery Day di Tesla Inc (NASDAQ:TSLA), poi è arrivato il decreto del governatore della California Gavin Newsom che prevede che tutte le nuove auto vendute nello stato a partire dal 2035 saranno elettriche; resta da vedere se questo decreto reggerà le inevitabili sfide legali, ma intanto è legge e dunque potrebbe fungere da fattore di stimolo per le azioni e gli ETF a tema auto elettriche.
Intanto, nel corso dell’ultima settimana il Global X Autonomous & Electric Vehicles ETF (NASDAQ:DRIV) ha perso il 6,38%.
Perché è importante In teoria questa dovrebbe essere una settimana frizzante per un ETF come DRIV.
Ma l’ETF, che segue il Solactive Autonomous & Electric Vehicles Index, sta chiaramente mostrando una dinamica di prezzo che suggerisce il contrario. Questa debolezza potrebbe essere più un’opportunità che una tendenza a lungo termine; dopotutto, è difficile ignorare il fatto che negli ultimi sei mesi DRIV è cresciuto di quasi il 46%, pur allocando meno del 4% del suo capitale su Tesla.
Questi dati confermano che DRIV offre agli investitori sia una riduzione del rischio di puntare su singoli titoli, sia una portata più profonda all’interno dell’ecosistema dei veicoli elettrici, il che è fondamentale in un momento in cui la crescita dei veicoli elettrici è ancora agli inizi.
“Il mercato dei veicoli elettrici a batteria negli Stati Uniti ha rappresentato l’1,5% delle immatricolazioni di nuovi veicoli leggeri (+0,1% su base annua), con Tesla con la quota più ampia”, osserva IHS Markit. “Le vendite di veicoli elettrici a batteria in Nord America saranno notevolmente sostenute dalla concorrenza serrata e dagli acquirenti entusiasti all’interno di un unico segmento regionale: quello del pick-up elettrico“.
Cosa potrebbe succedere DRIV offre una certa visibilità nel settore dei pick-up elettrici, sia dal lato dei produttori di apparecchiature originali che da quello dei produttori di componenti; ciò dovrebbe costituire un vantaggio per gli investitori man mano che saranno lanciati questi prodotti, forse già nel 2022.
“Numerosi produttori hanno annunciato l’intenzione di produrre veicoli elettrici, il primo dei quali è previsto per la fine del 2021 e l’inizio del 2022 con le offerte di GM, Rivian e Tesla; sono attesi anche altri modelli da Ford e FCA”, secondo Markit.
La società di ricerca osserva che i pick-up elettrici potrebbero imbattersi in diversi rischi, come i consumatori sensibili al prezzo, la profondità del mercato e, naturalmente, quanto questi veicoli saranno all’altezza dei rivali dotati di motori a combustione interna prodotti da Ford (NYSE:F) e da General Motors (NYSE:GM). Tuttavia, aggiunge Markit, “potete star certi che all’interno del più americano tra i segmenti di veicoli, questo sarà senza dubbio un mercato da tenere d’occhio”.
Questa situazione potrebbe dunque rendere DRIV un ETF da tenere d’occhio.