Arm Holdings Plc (NASDAQ:ARM), un’azienda britannica leader nel settore dei semiconduttori, sta affrontando una potenziale sfida nel suo mercato più importante.
Diversi ex dipendenti critici della sua filiale cinese hanno fondato una nuova società di progettazione di chip, Borui Jingxin, con il sostegno del governo locale.
Questa mossa arriva dopo che Arm ha raccolto 5 miliardi di dollari in un’offerta pubblica iniziale.
Tra coloro che hanno lasciato Arm China per Borui Jingxin ci sono l’ex capo della ricerca e sviluppo, un responsabile delle vendite regionali e un esperto di relazioni governative che ora ricopre il ruolo di CEO della nuova azienda, come riporta Bloomberg.
La neonata società, sostenuta dal governo di Shenzhen, cerca di raccogliere fondi e assumere ingegneri e mira a diventare un importante licenziatario di Arm, concentrandosi sui progetti di chip per server.
Arm, i cui chip sono parte integrante della maggior parte dei dispositivi mobili globali, tra cui l’iPhone di Apple Inc (NASDAQ:AAPL), sta affrontando un complesso conflitto tecnologico tra Stati Uniti e Cina. Gli investitori temono che Borui possa dirottare le entrate dalla società cinese di Arm.
Nonostante le sfide, Arm rimane un operatore importante in un mercato che rappresenta un quarto del suo fatturato.
Tuttavia, i rapporti con la sua impresa cinese, Arm Technology (China) Co, sono intricati e coinvolgono influenti entità locali e governative. All’inizio di quest’anno Arm China ha ridimensionato il suo team di ricerca e sviluppo e molti dipendenti sono passati a Borui.
Tra i principali clienti di Arm c’è Apple, che dipende dalla Cina per quasi il 20% del suo fatturato annuale. Anche i principali produttori di chip come Qualcomm Inc (NASDAQ:QCOM) e MediaTek Inc si affidano molto ai progetti di Arm.
Movimento dei prezzi
Le azioni ARM sono scese dello 0,88% a 54,20 dollari nell’ultimo controllo di giovedì.