Secondo una relazione del Financial Times di lunedì, Facebook Inc. (NASDAQ:FB) avrebbe chiesto al Tribunale dell’UE con sede in Lussemburgo di intervenire nell’indagine antitrust dell’Unione Europea contro la compagnia in quanto la suddetta indagine violerebbe la privacy dei dipendenti della compagnia.
Cosa è successo
L’UE ha chiesto informazioni che vanno al di là dell’ambito dell’indagine, secondo il colosso social, come riferito da ambienti ben informati al Financial Times.
Secondo quanto emerge, l’organizzazione sovranazionale avrebbe infatti chiesto a Facebook documenti contenenti parole chiave come “grande domanda”, “gratis” e “non va bene per noi”.
La società guidata da Mark Zuckerberg sostiene che la richiesta di questi termini sia eccessiva e potrebbe carpire informazioni private dei suoi dipendenti.
Tim Lamb, consulente generale associato per la concorrenza su Facebook, ha dichiarato che la richiesta dell’UE comprende documenti irrilevanti per l’indagine, ma che potrebbero compromettere “informazioni personali altamente sensibili, come informazioni mediche, documenti finanziari personali e informazioni private su famigliari dei dipendenti”.
Perché è importante
Facebook ha già fornito all’UE 1,7 milioni di pagine di documenti, tra cui e-mail interne, ha rilevato il Financial Times. Gli investigatori dell’Unione sostengono di seguire procedure di routine e di non essere interessati ai dati personali.
Per oltre un anno, il gruppo di Menlo Park, in California, è stato anche oggetto di indagine da parte della Federal Trade Commission degli Stati Uniti su questioni di antitrust.
Zuckerberg, insieme agli amministratori delegati di Amazon.com, Inc (NASDAQ:AMZN), Alphabet Inc (NASDAQ:GOOGL) (NASDAQ:GOOG) e Apple Inc (NASDAQ:AAPL), dovrebbe comparire mercoledì di fronte alla commissione giudiziaria della Camera nell’ambito di un’indagine antitrust.
Movimento dei prezzi
Lunedì le azioni di Facebook hanno chiuso in rialzo di quasi l’1,2%, a 233,50 dollari. Le azioni hanno poi aggiunto un altro 0,4% nella sessione after-market.
Foto per gentile concessione: Anthony Quintano su Flickr