Facebook — consociata di Meta Platforms, Inc (NASDAQ:META) — sta rivalutando il proprio impegno a pagare per le notizie, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal; di conseguenza, le testate giornalistiche rischiano di perdere ricavi per decine di milioni di dollari.
In precedenza Facebook aveva risarcito gli editori di notizie per aver presentato i loro contenuti senza il pagamento di un compenso in cambio. Nel 2019 Facebook ha siglato accordi triennali con diversi editori, che avrebbero dovuto essere rinnovati nel 2022; l’azienda di social network ha pagato commissioni annuali medie di oltre 15 milioni di dollari al Washington Post, poco più di 20 milioni al New York Times e oltre 10 milioni al Wall Street Journal, secondo il suddetto report.
Gli editori che faticano a competere per i ricavi pubblicitari digitali con Google e Facebook hanno criticato questi colossi tech per non aver pagato in cambio della presentazione e della condivisione delle notizie sulle loro piattaforme.
Secondo il Journal, al 2018 Facebook e Google risultavano aver incassato il 77% dei ricavi pubblicitari digitali nei mercati locali, mentre 1.800 giornali statunitensi avevano chiuso i battenti dal 2004.
Secondo quanto riferito, ora Facebook mira a reindirizzare i suoi investimenti sul metaverso e su altri prodotti per competere con TikTok — società di proprietà di ByteDance Ltd.
Anche il capo di Meta, Mark Zuckerberg, è rimasto deluso dalla pressione normativa globale che ha costretto piattaforme come Facebook e Google — consociata di Alphabet Inc (NASDAQ:GOOG) (NASDAQ:GOOGL) — a pagare gli editori per i contenuti delle notizie.
A maggio Campbell Brown, ideatrice di Facebook News ed ex giornalista della NBC e della CNN, ha assunto un nuovo ruolo più ampio nella supervisione delle partnership con i media globali presso Meta.
Movimento dei prezzi
All’ultimo controllo, nella sessione pre-market di venerdì, le azioni di Meta Platforms erano in aumento dello 0,54% a 185 dollari.
Foto tramite Wikimedia Commons
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