Con una mossa ampiamente prevista, mercoledì la Federal Reserve ha mantenuto il suo attuale range obiettivo, per i tassi di interesse dei Titoli di Stato USA, compreso tra lo zero e lo 0,25%, a seguito di un resoconto sul lavoro per il mese di maggio molto più solido del previsto.
“Il Comitato prevede di mantenere questo range obiettivo fino a quando non sarà sicuro che l’economia sia riuscita a superare gli eventi recenti, e che sia sulla buona strada per raggiungere i suoi obiettivi di massima occupazione e stabilità dei prezzi”, ha affermato la Fed in un comunicato.
Gli investitori prevedono che per un bel po’ la Federal Reserve non intraprenda azioni sul fronte dei tassi di interesse.
Tutti e dieci i membri della Fed hanno votato all’unanimità per mantenere invariati i tassi.
La Federal Reserve ha inoltre pubblicato nuove previsioni economiche “dot plot” (ovvero le indicazioni pluriennali sui tassi da parte dei singoli membri della Fed), le quali suggeriscono che non vi saranno cambiamenti nei tassi di interesse almeno fino al 2022.
Il comitato prevede un calo del 6,5% del PIL statunitense nel 2020, ma un ritorno alla crescita del 5% nel 2021 e del 3,5% nel 2022.
I mercati reagiscono
Amarzo, la Federal Reserve aveva effettuato due tagli di emergenza ai tassi di interesse, per un totale di 150 punti base, in risposta allo scoppio del COVID-19 e ha fornito accesso a oltre 2,3 trilioni di dollari di prestiti a sostegno dell’economia.
Mercoledì scorso, la Fed ha dichiarato che prevede di continuare ad effettuare acquisti per 80 miliardi di dollari al mese in titoli di Stato e per 40 miliardi di dollari al mese in titoli garantiti da ipoteca.
Lo SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY) ha chiuso la sessione di mercoledì in calo dello 0,56%.
Mercoledì, il rendimento dei Titoli di Stato USA a 10 anni è leggermente diminuito portandosi allo 0,724%, in calo giornaliero dello 0,01%.