Mercoledì la Federal Reserve ha mantenuto l’intervallo dei tassi sui federal funds compreso tra lo 0 e lo 0,25%; inoltre, la Fed ha fatto sapere che inizierà a ridurre gli acquisti mensili di asset prima della fine di novembre.
“A partire dalla fine di questo mese, il Comitato aumenterà le sue disponibilità di titoli del Tesoro di almeno 70 miliardi di dollari al mese e di titoli garantiti da ipoteca emessi da agenzie di almeno 35 miliardi di dollari al mese”, ha dichiarato mercoledì la Federal Reserve in una nota.
La Fed ha affermato che continuerà a ridurre i suoi acquisti mensili di asset di 15 miliardi di dollari al mese a meno che le condizioni economiche non giustifichino un cambiamento.
La dichiarazione arriva dopo che a settembre gli Stati Uniti hanno creato 194.000 nuovi posti di lavoro, ben al di sotto dei 500.000 previsti dagli economisti; nello stesso mese, la crescita dei salari è aumentata del 4,6% e il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso al 4,8%.
Tutti gli 11 membri della Federal Reserve hanno votato all’unanimità per mantenere gli attuali tassi di interesse.
Proiezioni economiche
La Federal Reserve ha dichiarato che adotterà un nuovo approccio di “targeting dell’inflazione media”, che potrebbe comportare il mantenimento dei tassi di interesse vicino allo 0% per un po’, sebbene i livelli di inflazione abbiano superato il suo obiettivo di inflazione del 2% durante tutto l’anno; il presidente della Fed, Jerome Powell, ha affermato che gli elevati livelli di inflazione sono “transitori” man mano che l’economia statunitense si riprende completamente dalla pandemia.
A settembre la Federal Reserve ha pubblicato nuove previsioni economiche (i cosiddetti ‘dot plot’): nove membri della Fed non prevedono cambiamenti ai tassi di interesse almeno fino al 2023, sei membri prevedono che i tassi aumenteranno dello 0,25% e tre membri prevedono un aumento dello 0,5% entro il 2023.
I membri della Federal Reserve prevedono un tasso di disoccupazione negli Stati Uniti per il 2021 pari al 4,8%, in aumento rispetto al 4,5% previsto a giugno; la proiezione di crescita del PIL per il 2021 da parte del comitato è scesa dal 7% al 5,9%; la proiezione del tasso di crescita del PIL per il 2022 è salita dal 3,3% al 3,8%; infine, la Fed prevede ora un’inflazione sulle spese al consumo personali per il 2021 pari al 4,2%, in aumento rispetto alle precedenti stime del 3,4%.
La reazione dei mercati
L’SPDR S&P 500 ETF Trust SPY (NYSE:SPY) ha avuto un rialzo dello 0,1% in seguito all’annuncio della Federal Reserve; mercoledì il rendimento sui Treasury decennali è leggermente salito all’1,58%, in rialzo giornaliero dello 0,033%.