Martedì Ford Motor Company (NYSE:F) ha annunciato che l’amministratore delegato e presidente Jim Hackett si dimetterà e andrà in pensione dopo aver guidato la trasformazione dell’azienda da maggio 2017. Jim Farley, direttore operativo di Ford, succederà a Hackett a partire dal 1° ottobre.
Hackett continuerà a lavorare come consigliere speciale per Ford fino al marzo del 2021, e afferma che è giunto il momento di passare il testimone della leadership a Farley.
“Sono molto grato a Jim Hackett per tutto ciò che ha fatto per modernizzare la Ford e per prepararci a competere e a vincere in futuro”, ha dichiarato in una nota Bill Ford, presidente esecutivo della compagnia.
Nei suoi oltre tre anni di lavoro Hackett non è riuscito a invertire le sorti della casa automobilistica; nello stesso periodo il titolo è sceso di circa il 42%, dal livello degli 11 dollari per azione, quando Hackett ha preso il comando, a poco meno di 7 dollari oggi.
Ford sottolinea che la nuova visione di prodotto dell’azienda, guidata dalla Mustang Mach-E, dalla nuova F-150 e dalla famiglia di Bronco, sta prendendo forma.
“Ora abbiamo piani avvincenti per i veicoli elettrici e autonomi, nonché la piena connettività dei veicoli. E stiamo diventando molto più agili, il ché è stato evidente quando ci siamo rapidamente mobilitati per produrre attrezzature salvavita all’inizio della pandemia”, ha aggiunto Ford.
Farley è entrato in Ford nel 2007 come responsabile globale del marketing e delle vendite e ha continuato a guidare Lincoln, Ford South America, Ford Europa e tutti i mercati globali Ford in ruoli successivi.
Nel pre-market di martedì le azioni Ford sono in rialzo del 3,44%, a 6,92 dollari. Il titolo ha un massimo a 52 settimane di 9,65 dollari e un minimo a 52 settimane di 3,96 dollari.
Il CEO della Ford Jim Hackett, a destra, con il presidente esecutivo William Ford Jr. a Detroit. Foto di Dustin Blitchok.