Elon Musk, l’esplicito amministratore delegato di Tesla Inc., si fa spesso notare per la sua presenza vocale sulla sua piattaforma X, ex Twitter. Non esita a esprimere le sue opinioni o a mettere le cose in chiaro quando si trova di fronte a informazioni errate sul suo conto.
A giugno, un utente ha erroneamente pensato che Musk fosse un investitore di Tesla, spingendo il miliardario a rispondere: “Hai sbagliato la parte ‘investe in Tesla’. Ti sembro Warren f******* Buffett?”.
Il post che ha scatenato la reazione recitava: Il viaggio di Elon Musk: 2023: Twitter diventa X; 2022: compra Twitter; 2016: avvia Boring Co.; 2016: avvia Neuralink; 2015: avvia OpenAI; 2004: investe in Tesla; 2002: avvia SpaceX; 1999: avvia X (diventa PayPal); 1995: avvia Zip2 (venduto a Compaq); 1990: vende PC nel dormitorio del college.
C’è una chiara differenza tra le filosofie di investimento di Musk e Buffett.
Buffett, attualmente la quinta persona più ricca al mondo, è famoso per i suoi investimenti strategici in aziende ben consolidate e di successo.
Musk, invece, si identifica come un costruttore di imprese, che spesso prende startup in difficoltà e le trasforma in imprese di successo. Secondo Forbes, è attualmente il primo uomo più ricco del mondo con un patrimonio netto di 264 miliardi di dollari.
Un esempio dell’approccio pratico di Musk è evidente nel suo ruolo in Tesla. Prima del suo coinvolgimento, Tesla era solo un’idea. Musk ha sottolineato il suo ruolo di ingegnere, esperto di produzione e tecnologo piuttosto che di investitore convenzionale.
Ma questa non è la prima volta che Musk ha chiarito di non essere come Buffett. Nel 2022, durante una chiamata sugli utili di Tesla, Musk ha dichiarato: “Non sono un investitore. Sono un ingegnere, un produttore e un tecnologo”.
Il commento era in risposta alla domanda di un analista sulla possibilità di consolidare le sue varie imprese, da SpaceX a Twitter, sotto un’unica società madre, analogamente a come la Berkshire Hathaway Inc. di Buffett ha raccolto un portafoglio di investimenti diversificato che comprende aziende come International Dairy Queen Inc.
La determinazione di Musk a mantenere l’autonomia delle sue diverse imprese è evidente. Crede nella necessità di mantenere separate le sue aziende e ha dichiarato: “Non mi è chiaro quale sia la sovrapposizione. Non è zero, ma credo che ci stiamo arrivando”.
Si considera un creatore, non solo un azionista, e rifiuta l’idea di assemblare un portafoglio di investimenti convenzionale.