Il generale Charles Q. Brown Jr., il più alto ufficiale militare degli Stati Uniti, ha avvertito che la possibilità di una guerra con la Cina dovrebbe essere motivo di preoccupazione.
Cosa è successo
In un’intervista con Fox News, il generale Brown ha discusso della crescente apprensione di una guerra tra Stati Uniti e Cina. Le recenti rilevazioni dell’Istituto Reagan infatti indicano che il 51% degli americani percepisce la Cina come la minaccia estera più significativa, e il 74% è ansioso riguardo a un potenziale conflitto nei prossimi cinque anni.
“Beh, pensa solo a ciò che è successo a Hong Kong. E la prima cosa che direi è che vogliamo essere, e dovremmo tutti essere, preoccupati che possa accadere o meno. E parte del motivo per cui la deterrenza è così importante è per evitare che si verifichi un conflitto,” ha detto Brown.
Il presidente del Joint Chief of Staff ha anche sottolineato che le forze armate degli Stati Uniti sono pronte e preparate, riconoscendo al contempo la gravità del potenziale conflitto, in particolare riguardo a una possibile invasione di Taiwan.
“Siamo pronti per qualsiasi cosa,” ha dichiarato Brown. “Vogliamo essere così pronti da evitare un conflitto. La nostra forza dimostrata come forza militare porterà la pace.”
Secondo un sondaggio, la maggioranza reputa che la Cina presto supererà gli Stati Uniti sia dal punto di vista militare che economico, e Brown ha affermato che il suo ruolo è quello di garantire che ciò non accada sul fronte militare.
Perché è importante
Le dichiarazioni di Brown sono in linea con i precedenti ammonimenti dei funzionari militari e della sicurezza riguardo a un possibile conflitto su Taiwan. In particolare, Ammiraglio Philip Davidson, il precedente capo delle forze statunitensi nell’Indo-Pacifico, ha previsto nel 2021 che la Cina potrebbe intraprendere azioni militari contro Taiwan entro il 2027.
La Cina, che considera Taiwan parte del suo territorio, sta conducendo operazioni militari sempre più frequenti intorno a Taiwan. Pechino utilizza anche altre tattiche, come barriere commerciali e campagne di disinformazione, per minare l’indipendenza de facto di Taiwan.
Nel frattempo, il primo ministro di Singapore, Lee Hsien Loong, ha recentemente espresso ottimismo sulla possibilità di de-escalation delle tensioni tra Stati Uniti e Cina, in particolare per quanto riguarda Taiwan.
Foto di Andy.LIU Shutterstock