TikTok potrebbe essersi assicurata una tregua legale in merito al bando delle sue operazioni USA, dopo che giovedì il giudice distrettuale degli Stati Uniti Carl Nichols ha chiesto all’amministrazione del presidente Donald Trump di presentare una risposta all’ingiunzione di TikTok entro le 14:30 ET di venerdì oppure di ritardare il divieto che entrerà in vigore nella tarda giornata di domenica, secondo quanto riferisce Bloomberg.
Cosa è successo Mercoledì ByteDance aveva presentato un’ingiunzione preliminare, chiedendo una sospensione dell’ordine di divieto delle sue operazioni USA emesso dall’amministrazione Trump; la società madre di TikTok ha chiesto al giudice di accelerare le udienze prima che l’ordine di divieto entri in vigore.
Nei documenti presentati, TikTok ha affermato di aver “compiuto sforzi straordinari per cercare di soddisfare le richieste in continua evoluzione del governo e le presunte preoccupazioni per la sicurezza nazionale. In assenza di provvedimenti ingiuntivi preliminari, l’ordinanza del 6 agosto e i relativi divieti causeranno danni irreparabili ai querelanti”, riferisce Bloomberg.
Gli avvocati di TikTok hanno riferito alla corte che il divieto sta minando la reputazione dell’app presso gli utenti, che stanno valutando la possibilità di passare ad altre piattaforme meno attraenti, secondo Bloomberg.
TikTok sta seguendo il percorso di WeChat, di proprietà di Tencent Holdings (OTC:TECHY), che sabato scorso ha presentato argomentazioni simili nella sua ingiunzione.
Il giudice Nichols ha dunque chiesto all’amministrazione Trump di ritardare il divieto, in modo che le udienze possano avvenire con tempistiche meno serrate come preferisce il governo, oppure accelererà le udienze per raggiungere una decisione entro domenica, ha twittato Steven Overly di Politico.
Cosa potrebbe succedere Il Dipartimento di Giustizia dovrà tornare in tribunale entro le 14:30 ET di venerdì con la decisione di ritardare il divieto oppure di discutere una causa contro l’ingiunzione di TikTok.
Mollie Timmons, portavoce del Dipartimento di Giustizia, ha rifiutato di rilasciare commenti a Bloomberg quando le è stato chiesto se avrebbero contestato l’ingiunzione.
La corte ha affermato che “non è necessario che le parti o che questo tribunale conducano procedimenti di emergenza e si addentrino in delicate questioni di sicurezza nazionale e di politica estera sulla base di un documento limitato preparato in un arco di tempo estremamente breve”, riferisce Bloomberg.
ByteDance ha richiesto una licenza di esportazione alle autorità regolatorie cinesi mentre l’azienda procede nell’accordo che coinvolge Oracle Corporation (NASDAQ:ORCL) e Walmart Inc (NYSE:WMT), le quali assumeranno una partecipazione rispettivamente del 12,5% e del 7,5% nel capitale delle operazioni statunitensi della nuova controllata TikTok Global.