Il governo francese ha inflitto ad Alphabet (NASDAQ:GOOG) (NASDAQ:GOOGL) una sanzione da 593 milioni di dollari poiché l’azienda si è rifiutata di rispettare una disposizione sulla negoziazione degli accordi di licenza con gli editori di notizie del Paese in merito all’uso dei loro contenuti.
Cosa è successo
L’Autorité de la concurrence, l’autorità nazionale francese per la concorrenza, ad aprile aveva ordinato a Google di avviare delle trattative “in buona fede” con gli organi di stampa sull’uso dei loro contenuti protetti da copyright. Isabelle de Silva, presidente dell’autorità, ha accusato il colosso dei motori di ricerca di non aver agito in buona fede evitando la questione della remunerazione per l’attuale utilizzo dei contenuti protetti.
“Google ha imposto che le discussioni avvenissero necessariamente nell’ambito di una nuova collaborazione, denominata Publisher Curated News, che includeva un nuovo servizio chiamato Showcase”, ha affermato de Silva; “così facendo Google si è rifiutata, come le è stato chiesto in più occasioni, di tenere una discussione specifica sulla remunerazione dovuta per l’attuale utilizzo dei contenuti protetti da diritti connessi”.
De Silva ha aggiunto che Google “ha ristretto ingiustificatamente la portata delle trattative”, omettendo da queste ultime i contenuti delle agenzie di stampa coperte da pubblicazione, comprese le immagini fotografiche; la presidente, inoltre, ha avvertito che la sua agenzia sarà “estremamente vigile sulla corretta attuazione della sua decisione, dato che la mancata esecuzione ora potrebbe comportare il pagamento di sanzioni periodiche”.
Cos’altro è successo
Google ha espresso delusione per la sentenza, trattandosi della multa più grande nella storia dell’autorità di regolamentazione.
“Abbiamo agito in buona fede durante l’intero processo”, ha dichiarato un portavoce di Google alla CNBC; “la multa ignora i nostri sforzi per raggiungere un accordo e la realtà di come funzionano le notizie sulle nostre piattaforme.
“Ad oggi, Google è l’unica azienda ad aver annunciato accordi sui diritti connessi”, ha aggiunto il portavoce; “inoltre, stiamo per finalizzare un accordo con l’AFP che include un accordo di licenza globale, nonché la remunerazione dei loro diritti connessi per le loro pubblicazioni su stampa”.