Gli amministratori delegati delle principali compagnie aeree degli Stati Uniti incontreranno il Vice Presidente statunitense Mike Pence per discutere di una serie di questioni relative alla pandemia di COVID-19 in corso.
Cosa è successo
Venerdì, gli amministratori delegati di American Airlines Group Inc (NASDAQ:AAL), Delta Air Lines, Inc (NYSE:DAL), Southwest Airlines Co (NYSE:LUV), United Airlines Holdings Inc (NASDAQ:UAL) e JetBlue Airways Corporation (NASDAQ:JBLU) incontreranno il Vice Presidente alla Casa Bianca.
La discussione verterà sulle restrizioni ai viaggiatori statunitensi che vuole imporre l’Unione Europea, sui controlli della temperatura negli aeroporti statunitensi, sui tracciamento dei contatti dei passeggeri delle compagnie aeree e sul potenziale impatto della pandemia sulla domanda per i viaggi, secondo quanto riferito da fonti della Reuters.
Perché è importante
I funzionari dell’Ue stanno valutando un divieto di viaggio dagli Stati Uniti in quanto il Paese non è riuscito a contenere la diffusione del COVID-19.
Il blocco attualmente in vigore prevede di riaprire i confini ai viaggiatori internazionali a partire dal 1° luglio, ma potrebbe non essere permesso l’ingresso ai passeggeri provenienti dagli Stati Uniti, il ché rappresenterebbe un duro colpo al prestigio sia degli Stati Uniti che della presidenza Trump, secondo quanto scritto dal New York Times.
Un possibile divieto da parte dell’Ue rappresenterebbe un’enorme battuta d’arresto per le compagnie aeree in quanto alcune di queste, come per esempio Delta, stavano progettando di riavviare i voli da New York verso Atene e Lisbona, entrambe destinazioni turistiche popolari in estate.
Secondo i dati del Bureau of Transportation Statistics, nel 2019 i voli verso l’Europa e altre destinazioni hanno rappresentato il 17% del fatturato passeggeri di United Airlines, per un totale di 7,4 miliardi di dollari.
Per Delta, la cifra è stata del 15% e per American Airlines dell’11%, per un fatturato rispettivamente di 6,4 e 4,6 miliardi di dollari.