Emad Mostaque, CEO della startup londinese Stability AI, avrebbe immaginato uno scenario in cui l’intelligenza artificiale, o IA, potrebbe controllare l’umanità, ma suggerisce che, con ogni probabilità, trova gli esseri umani “un po’ noiosi”.
Cosa è successo
In una recente intervista alla BBC, Mostaque ha fatto luce sulle sfide e le incertezze che circondano lo sviluppo dell’IA e il suo impatto sulla società. Ha sollevato preoccupazioni sulle implicazioni dello sviluppo di sistemi di IA più evoluti degli esseri umani.
“Se c’è una cosa con più capacità di te, che cos’è la democrazia in questo tipo di ambiente? È un’incognita nota”, ha dichiarato, come riporta la BBC.
Facendo un parallelo con il film “Her”, Mostaque ha ipotizzato che l’intelligenza artificiale potrebbe considerare gli esseri umani noiosi e irrilevanti. “La mia personale convinzione è che sarà come il film ‘Her’ con Scarlett Johansson e Joaquin Phoenix: Gli esseri umani sono un po’ noiosi e l’intelligenza artificiale dirà: ‘Addio’ e ‘Sei un po’ noioso'”.
Lo scenario peggiore, dice Mostaque, potrebbe essere “che proliferi e che fondamentalmente controlli l’umanità. Perché potrebbero esserci un milione di questi cosi che si replicano in modo efficace”.
Tuttavia, nonostante le sue convinzioni personali, ha sottolineato l’importanza di discutere questi temi nella sfera pubblica.
A marzo, Mostaque si è unito al CEO di Tesla Elon Musk e al cofondatore di Apple Steve Wozniak per firmare una lettera aperta in cui si chiedeva di sospendere lo sviluppo dell’IA per qualsiasi cosa più avanzata di GPT-4, il chatbot A.I. di OpenAI, che produce anche ChatGPT.
La sua società Stability AI ha guadagnato popolarità con il suo strumento innovativo, Stable Diffusion, che consente agli utenti di generare immagini sofisticate utilizzando solo indicazioni testuali.
Perché è importante
Musk, che ha co-fondato e contribuito a finanziare OpenAI, lo ha criticato a marzo per aver abbandonato un modello di business no-profit, per aver accettato finanziamenti sostanziosi da Microsoft e per non essere un progetto open-source.
Mostaque afferma: “Penso che non dovrebbe esserci bisogno di fiducia. Se si costruiscono modelli aperti e lo si fa alla luce del sole, si dovrebbe essere criticati se si fanno cose sbagliate e, auspicabilmente, lodati se si fanno cose giuste”.