Il Regno Unito somministrerà una dose ciascuna dei vaccini contro il COVID-19 prodotti da Pfizer Inc (NYSE:PFE) e AstraZeneca plc (NASDAQ:AZN) per verificare se l’approccio comporterebbe un aumento dell’immunità, come riferito lunedì da Bloomberg.
Cosa è successo: gli studi previsti per il prossimo anno saranno “relativamente piccoli” secondo Clive Dix, vicepresidente della task force sui vaccini del Regno Unito, che ha aggiunto: “saranno fatti solo con i vaccini approvati”.
Questo mese Dix assumerà il ruolo di presidente ad interim ricoperto finora da Kate Bingham.
Il vaccino AstraZeneca, realizzato in collaborazione con l’Università di Oxford, potrebbe essere approvato entro la fine dell’anno, aprendo la strada alle sperimentazioni combinate, secondo Bloomberg.
Da quanto emerge, lo studio prevederebbe la somministrazione iniziale di uno dei due vaccini, seguita da una dose di richiamo con l’altro.
Perché è importante: questo mese il vaccino anti-Covid di Pfizer, realizzato in collaborazione con la tedesca BioNTech SE (NASDAQ:BNTX), ha ricevuto l’approvazione normativa per l’uso di emergenza nel Regno Unito.
Intanto, proprio nel Regno Unito ha preso il via il programma di vaccinazione di massa. La prima persona a ricevere il vaccino Pfizer-BioNTech è stata la 90enne Margaret Keenan, come riportato dalla BBC.
La procedura prevede l’inoculazione del vaccino a 67 milioni di persone in quasi 50 ospedali, ha riferito Bloomberg.
Il lavoro della task force sui vaccini si estende all’approvvigionamento di 357 milioni di dosi da sette aziende produttrici e agli investimenti in tre siti allo scopo di aumentare la capacità di produzione del Regno Unito.
Secondo Ian McCubbin, responsabile della produzione per la task force sui vaccini, il Regno Unito importerà anzitutto le dosi iniziali del vaccino di AstraZeneca, ma prevede di produrre poi 80 dei 100 milioni di dosi a livello nazionale al fine di mitigare le ricadute di una Brexit senza accordo, come ha osservato Bloomberg.
Movimento dei prezzi: lunedì le azioni Pfizer hanno chiuso in rialzo di quasi il 2,2%, a 41,25 dollari, e nella sessione after-hours hanno poi guadagnato lo 0,46%; lo stesso giorno, le azioni AstraZeneca hanno chiuso in aumento di quasi l’1%, a 54,26 dollari.