Ieri il prezzo dell’oro era sceso ai minimi degli ultimi due anni.
Infatti dopo maggio 2020 non era mai più sceso sotto i 1.700$ l’oncia, arrivando a toccare picchi addirittura superiori a 2.000$ l’oncia a febbraio di quest’anno.
L’andamento dell’oro
A partire da aprile però ha iniziato una lunga discesa, che forse si è fermata ieri.
Il prezzo minimo è stato di circa 1.680$, ma dopo aver toccato quella che era la quota più bassa da giugno 2020 ha fatto un improvviso rimbalzo.
Nel giro di poche ore era già tornato sopra i 1.715$, e nel corso della giornata è salito fino anche a 1.720$. Ora si aggira poco sotto questa soglia.
Si tratta comunque di un valore molto vicino a quello di febbraio dell’anno scorso e, risalendo ancora più indietro, a quello di aprile 2020, ovvero il mese successivo al grande crollo dei mercati finanziari a causa dello scoppio della pandemia.
Da notare che i livelli pre-pandemia erano decisamente inferiori, anche se in crescita. Dai 1.175$ l’oncia di agosto 2018 era salito fino sopra i 1.500$ a gennaio 2020, per poi impennarsi a causa della pandemia fino ad oltre 2.000$ a luglio dello stesso anno.
Pertanto in questo momento storico sembra che il prezzo dell’oro voglia provare a tornare più o meno sui livelli pre-pandemia.
Nel frattempo però il dollaro ha perso più del 9% del suo potere di acquisto, tanto che gli attuali 1.720$ corrispondono proprio a circa 1.500$ di inizio 2020. Quindi al netto dell’inflazione il valore odierno dell’oro è praticamente lo stesso che aveva prima dello scoppio della pandemia. In tal senso l’oro ha funzionato effettivamente da copertura risk-off contro l’inflazione.
Il rimbalzino di ieri sembra rientrare perfettamente all’interno di questa dinamica, anche se il prezzo attuale è addirittura del 16% inferiore rispetto al picco di febbraio. D’altronde anche i timori connessi con la guerra in Ucraina sembra si stiano lentamente un po’ dissolvendo.
Gli altri metalli preziosi
Ieri è rimbalzato anche il prezzo dell’argento, sebbene avesse fatto un movimento simile già la scorsa settimana. Anche il valore attuale dell’argento è in linea con quello di gennaio 2020, al netto dell’inflazione.
Diverso invece il discorso del platino. Infatti il prezzo attuale è inferiore rispetto a quello di gennaio 2020, ma in linea con quello di fine giugno 2022. In altre parole la discesa sembra essersi interrotta tre settimane fa, durante le quali ha recuperato quasi il 5% dal picco minimo annuale di fine giugno. Dal picco di febbraio dell’anno scorso invece ha perso addirittura più del 30%, quindi potrebbe essere entrato in una nuova fase bullish.
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