A giugno in Italia l’inflazione è schizzata all’8% annuo, ovvero un valore che non si era mai visto prima nel Paese da quando c’è l’euro.
Ma in Europa c’è anche chi sta peggio
Uno dei dati più clamorosi è sicuramente il 9,1% della Gran Bretagna, anche perchè già a maggio aveva superato il 9%. In UK non hanno l’euro, e non fanno più parte della UE, ma evidentemente il problema dell’inflazione da loro è ancora più grave, seppur di poco.
Basti pensare che anche negli USA l’inflazione a giugno è stata del 9,1%, ma a maggio era stata dell’8,6%. In altre parole la Gran Bretagna è uno dei paesi messi peggio a livello mondiale da questo punto di vista, tra quelli più sviluppati.
Per quanto riguarda l’eurozona invece conviene confrontare i livelli italiani con quelli soprattutto di Francia e Germania, oltre che della Spagna, ovvero degli unici altri paesi UE con un numero di abitanti paragonabili al nostro.
La Francia è messa molto meglio di noi, con un’inflazione a giugno attestatasi al 5,8% annuo.
D’altronde uno dei motivi principali dell’aumento dei prezzi è dovuto all’aumento dei prezzi dei combustibili fossili, e quindi dell’energia, ed in Francia la maggior parte dell’energia viene prodotta con centrali nucleari. Quindi in Francia l’impatto sui prezzi dell’aumento del costo di petrolio e gas naturale è stato inferiore.
Anche in Germania a giugno il tasso di inflazione annuale è stato inferiore a quello dell’Italia: 7,6%. A maggio però era all’8%, ovvero ben superiore al nostro.
Quindi in Germania fino a maggio la situazione era ben peggiore della nostra, per quanto riguarda l’aumento dei prezzi, ma paradossalmente a partire da giugno la situazione da loro sembra aver iniziato leggermente a migliorare, mentre da noi invece continua a peggiorare.
In Spagna invece la situazione è nettamente peggiore, non solo della nostra ma anche rispetto a quella dello UK. L’inflazione a giugno è stata superiore addirittura al 10%, ed è da marzo che è costantemente sopra l’8%. D’altronde in Spagna la stragrande maggioranza dell’energia viene prodotta con petrolio e gas naturale, quindi l’impatto sui prezzi è stato notevole.
Un altro paese che vale la pena esaminare è la Polonia. Non ha l’euro, ma fa parte della UE, e sebbene non sia affatto tra i paesi più sviluppati al mondo, ha comunque una popolazione abbastanza numerosa, superiore alla metà di quella italiana e non di molto inferiore a quella della Spagna.
In Polonia l’inflazione a giugno ha sfondato quota 15%, ed è da dicembre dell’anno scorso che è costantemente sopra l’8%.
In sintesi
Quindi in questo momento l’Italia risulta essere uno dei grandi Paesi dell’eurozona messi peggio dal punto di vista dell’inflazione, sebbene non come la Spagna. Nella UE invece c’è chi sta anche decisamente peggio di noi.
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