Dopo 12 mesi consecutivi di calo dei tassi d’inflazione, dai massimi di oltre quattro decenni del 9,1% nel giugno del 2022, l’aumento annuale del paniere dell’Indice dei prezzi al consumo (IPC) ha registrato una nuova impennata dal 3% nel giugno del 2023 al 3,2% nel luglio del 2023, ma al di sotto delle aspettative degli economisti del 3,3%.
I dati annunciati giovedì dal Bureau of Labor Statistics continuano a rafforzare le aspettative del mercato di un graduale ritorno all’obiettivo d’inflazione del 2% della Fed e attenuano i timori di nuovi rialzi dei tassi di interesse.
L’inflazione di base, che esclude l’energia e i generi alimentari ed è attentamente monitorata dalla Federal Reserve come barometro delle pressioni inflazionistiche sottostanti nell’economia, è scesa dal 4,8% al 4,7% su base annua, come a giugno, leggermente al di sotto del 4,8% previsto.
Contemporaneamente, il Dipartimento del Lavoro ha annunciato un notevole aumento delle richieste iniziali di disoccupazione per la settimana terminata il 5 agosto, da 227.000 a 248.000, al di sopra delle 231.000 attese.
Inflazione in ripresa a luglio: i punti salienti
- L’aumento annuale dell’IPC statunitense è stato del 3,2% il mese scorso, in aumento rispetto al 3% registrato a giugno ma al di sotto delle stime del 3,3%.
- Su base mensile, l’inflazione IPC è aumentata dello 0,2% a luglio, mantenendo lo stesso ritmo di giugno e rispettando le aspettative.
- I prezzi dell’energia sono aumentati dello 0,1% su base mensile a luglio, dopo un aumento dello 0,6% a giugno, ma sono ancora in calo del 12,5% rispetto a un anno fa.
- I prezzi dei generi alimentari sono saliti dello 0,2% su base mensile e sono aumentati del 4,9% rispetto a un anno fa.
- L’inflazione di base, che esclude i beni alimentari ed energetici volatili dal paniere dell’IPC, è aumentata del 4,7% su base annua, in calo rispetto al 4,8% precedente e previsto.
- L’inflazione di base è aumentata dello 0,2% mese su mese a luglio, come previsto.
- L’indice degli alloggi è stato il fattore principale dell’aumento mensile dell’inflazione di base, con un incremento mensile dello 0,4%, lo stesso di giugno.
Reazioni del mercato
I trader probabilmente ridurranno le loro previsioni di rialzo dei tassi in occasione della riunione della Fed di settembre, con la probabilità implicita di un rialzo dei tassi dello 0,25% che si attesta al 15%.
Il dollaro, monitorato da vicino dall’Invesco DB USD Index Bullish Fund ETF (ARCA:UUP), è sceso dello 0,1% nei minuti successivi ai dati sull’IPC di luglio.
I rendimenti del Tesoro sono scesi, con il rendimento del decennale in calo di 2 punti base al 4% e quello del biennale di 3 punti base al 4,78%.
I futures dell’S&P 500 sono saliti dello 0,2%, mentre i futures del Nasdaq 100 sono saliti dello 0,5%, in attesa della campana di apertura di Wall Street. L’SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY) ha concluso le ultime due sessioni in rosso.
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