Intel Corp (NASDAQ:INTC) impiegherà una parte del suo impianto irlandese per produrre chip per le case automobilistiche colpite dalla crisi dei semiconduttori, ha dichiarato martedì il CEO Pat Gelsinger durante un evento.
Cosa è successo
L’azienda produttrice di chip con sede a Santa Clara (California) prevede di convertire una parte del suo stabilimento irlandese – che produce processori per computer di base – allo scopo di soddisfare il settore automobilistico, ha dichiarato Gelsinger al salone dell’auto IAA di Monaco, come riportato da Reuters.
Intel, inoltre, prevede di investire fino a 80 miliardi di euro (circa 90 miliardi di dollari) nel prossimo decennio per costruire nuovi impianti di produzione di semiconduttori in Europa; la società ha intenzione di annunciare l’ubicazione di due nuovi importanti impianti europei di fabbricazione di chip entro la fine dell’anno.
Secondo il report di Reuters, i possibili siti di produzione potrebbero essere in Germania e Francia; anche la Polonia, dove Intel è già presente, potrebbe essere presa in considerazione per l’espansione.
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Perché è importante
Il piano di Intel giunge in un momento in cui le case automobilistiche stanno faticando ad ottenere abbastanza chip per poter costruire rapidamente le loro auto.
La carenza globale di semiconduttori ha infatti costretto società del calibro di General Motors Co (NYSE:GM), Ford Motor Co (NYSE:F) e Tesla Inc (NASDAQ:TSLA), fra le altre, a interrompere la produzione in alcuni dei loro stabilimenti principali e a ritardare le consegne.
La crisi perdurante è iniziata lo scorso anno quando la domanda, colpita dal COVID-19, è rimbalzata più velocemente del previsto e produttori di chip come Taiwan Semiconductor Manufacturing (NYSE:TSM) e Intel hanno faticato a far fronte all’improvviso aumento di nuovi ordini provenienti da case automobilistiche e produttori di smartphone.
Movimento dei prezzi
Martedì le azioni Intel hanno chiuso in calo dello 0,26% a 53,65 dollari.