La società di progettazione di chip con sede nel Regno Unito, Arm Holdings, si sta preparando per un’offerta pubblica iniziale (IPO) da capogiro che potrebbe vedere una valutazione dell’azienda a 54 miliardi di dollari. L’IPO è destinata ad essere la più significativa nel settore tecnologico degli ultimi due anni.
Cosa sapere
Arm e la sua società madre, SoftBank (OTC:SFTBF), sono nelle fasi finali di determinazione del prezzo delle loro azioni per l’IPO.
Le negoziazioni dovrebbero iniziare giovedì sul Nasdaq, ed è probabile che il prezzo delle azioni superi le stime iniziali a causa della domanda, riferisce il Financial Times.
L’IPO ha suscitato un enorme interesse, con le azioni che sono state sottoscritte più di cinque volte. Ciò ha portato a prevedere che il prezzo potrebbe essere fissato al di sopra della fascia iniziale di 47-51 dollari.
Si prevede che l’IPO raccolga circa 5 miliardi per SoftBank, che offre il 9,4% delle azioni di Arm.
Inizialmente, SoftBank sperava che Arm valesse fino a 70 miliardi, ma questo è stato ridimensionato a causa delle preoccupazioni degli investitori a seguito di un recente calo dei profitti.
Le tensioni con la Cina nel settore tecnologico e la crescente domanda di intelligenza artificiale sono poi altri fattori che influenzeranno Arm in futuro.
Perché è importante
È la più grande dal momento in cui Rivian (NASDAQ:RIVN) si è quotata nel 2021, raccogliendo circa 12 miliardi. Il settore tecnologico ha visto una diminuzione delle valutazioni negli ultimi 18 mesi a causa dell’incertezza economica e dell’aumento dei tassi di interesse.
Si prevede che grandi aziende tecnologiche come Apple (NASDAQ:AAPL), Google (NASDAQ:GOOGL), Nvidia (NASDAQ:NVDA), Samsung, Intel e TSMC acquisteranno azioni Arm per un valore di 735 milioni al prezzo dell’IPO.
Il roadshow per l’IPO è iniziato a Baltimora, sottolineando il ruolo dell’asset manager T. Rowe Price (NASDAQ:TROW).
L’IPO è sottoscritta da un consorzio di 28 banche, tra cui Goldman Sachs, JPMorgan e BofA Securities. Gli ordini per le azioni sono stati chiusi un giorno prima del previsto a causa dell’elevata domanda.