Martedì McAfee LLC, azienda di software di sicurezza, ha dichiarato che prevede di vendere 37 milioni di azioni nell’ambito della sua offerta pubblica iniziale; la società stima di valutare la sua IPO per un prezzo tra i 19 e i 22 dollari per azione che le permetterebbe di raccogliere dall’offerta una cifra massima di 814 milioni di dollari.
Cosa è successo: la società offrirà circa l’83% delle azioni ordinarie di Classe A, e il resto proverrà dagli azionisti esistenti.
La società, sostenuta da Intel Corporation (NASDAQ:INTC), dovrebbe fissare il prezzo dell’IPO il 21 ottobre, e a partire dal 22 il titolo potrebbe iniziare a essere negoziato sulla borsa del Nasdaq con il ticker ‘MCFE’, secondo Barron’s.
I sottoscrittori avranno diritto a opzioni greenshoe su 5,55 milioni di azioni, con il 22% offerto dalla società e il restante dagli stakeholder esistenti.
Un consorzio di diciotto entità finanziarie, tra cui Morgan Stanley (NYSE:MS), Citigroup Inc (NYSE:C), Goldman Sachs Group Inc (NYSE:GS) e Bank Of America Corp (NYSE:BAC), saranno sottoscrittori dell’emissione.
Perché è importante: McAfee prevede di utilizzare il 95% dei proventi del numero totale di azioni ordinarie di Classe A emesse dalla società per saldare parzialmente un prestito subordinato da 525 milioni di dollari e il resto per il capitale circolante, oltre che per altri scopi aziendali generali.
Alla data del 27 giugno, il debito totale di McAfee era pari a 4,7 miliardi di dollari, come riportato a settembre in un deposito presso la Securities and Exchange Commission (SEC).
La società di sicurezza informatica ha raggiunto la redditività nella prima metà dell’anno, registrando un utile netto di 31 milioni di dollari, rispetto ad una perdita di 236 milioni nell’anno fiscale 2019.
Sulla base di una proiezione del tasso di crescita annuale composto del 7,9% nei prossimi quattro anni, McAfee prevede una dimensione potenziale di mercato di 41,2 miliardi di dollari entro il 2024.
Foto di BrokenSphere su Wikimedia