Jack Ma, co-fondatore di Ant Group e di Alibaba Group Holding Ltd (NYSE:BABA), è stato convocato dalla Banca centrale cinese e da altre tre autorità regolatorie per essere interrogato, secondo quanto riportato lunedì dal Financial Times.
Cosa è successo: la Banca Popolare Cinese, la Commissione di regolamentazione bancaria e assicurativa cinese, la Commissione di vigilanza della borsa valori e la State Administration of Foreign Exchange hanno posto domande anche a Eric Jing, presidente di Ant Group, Simon Hu, amministratore delegato, Simon Hu, insieme a Jack Ma, secondo il FT.
Una parola cinese, “yuetan“, usata, secondo quanto riferito, dalle autorità di regolamentazione per descrivere l’intervista, suggerisce che i dirigenti potrebbero essere stati redarguiti.
Un portavoce di Ant Group ha riconosciuto che Ma e altri dirigenti hanno incontrato le autorità, come riporta il FT.
“Ant Group implementerà a fondo le opinioni espresse alla riunione e continuerà a seguire le linee guida”, ha detto il portavoce.
Perché è importante: Ma aveva descritto l’offerta pubblica iniziale di Ant come la “più grande nella storia dell’umanità” in occasione del Bund Summit tenutosi a Shangai il mese scorso; nel corso dell’evento, il co-fondatore di Alibaba aveva anche fatto dei commenti critici nei confronti delle autorità regolatorie e dei banchieri del Paese, come ha osservato il FT.
L’interrogatorio di Ma giunge in vista della quotazione delle azioni di Ant in Borsa, prevista per giovedì; secondo quanto riferito, la scorsa settimana i banchieri di Ant avrebbero attivato un’opzione greenshoe per aumentare la dimensione della loro offerta dopo che quelle al dettaglio hanno superato di oltre 870 volte il valore delle azioni messe in vendita, portando la valutazione della società di servizi finanziari a oltre 316 miliardi di dollari.
Movimento dei prezzi: lunedì le azioni Alibaba hanno chiuso in rialzo di quasi il 2,1%, a 310,84 dollari, e nell’after-market hanno poi guadagnato un altro 0,63%.