Nonostante il forte inizio dell’anno per i mercati azionari, gli investitori di Starbucks (NASDAQ:SBUX) sono rimasti amaramente delusi e le sue azioni sono scese di circa il 20% nel momento in cui scriviamo.
Dopo la mancata realizzazione degli utili, Laxman Narasimhan, il nuovo CEO di Starbucks, è apparso nel programma Mad Money di Jim Cramer per cercare di spiegare sia i risultati che il percorso dell’azienda per il futuro.
Gran parte della discussione si è concentrata sulla questione del prezzo eccessivo del caffè premium di Starbucks, con Jim Cramer che ha chiesto all’inizio dell’intervista se il caffè potesse essere “dannatamente troppo caro”. In risposta, Narasimhan ha ammesso che “non siamo stati in grado di comunicare ai clienti occasionali il valore che offriamo”, sottolineando però che i clienti principali continuano a vedere il valore.
Alcuni commentatori non hanno potuto fare a meno di notare l’ironia del fatto che il costoso caffè di Starbucks non fornisca alcun valore: “Il Mocha è passato da 4,75 dollari a 6,25 dollari in 24 mesi. Il prezzo era già eccessivo prima dell’aumento. Ecco perché il tuo trimestre ha fatto schifo”.
Nel frattempo, altri hanno lodato Jim Cramer per l’intensità dell’intervista: un utente di YouTube ha detto “Wow, Cramer ha davvero torchiato un dirigente”.
Naturalmente, Jim Cramer potrebbe aver mostrato una maggiore frustrazione dato che possiede azioni Starbucks. Nonostante la delusione di Cramer per il fatto che la dirigenza non abbia avvertito gli investitori del deterioramento dei risultati finanziari dell’azienda rispetto alle precedenti guidance sugli utili, per il momento ha intenzione di mantenere il titolo.
Sebbene Narasimhan sia amministratore delegato da poco più di un anno, sta faticando ad uscire dall’ombra del suo predecessore di grande successo, Howard Schultz, che è stato amministratore delegato di Starbucks in tre periodi diversi e continua a rimanere il maggiore azionista.
In un post pubblicato su LinkedIn, Schultz ha individuato le aree in cui l’azienda dovrebbe apportare dei miglioramenti, affermando in particolare che “la correzione dell’azienda deve iniziare da casa: Le operazioni negli Stati Uniti sono la ragione principale della caduta di grazia dell’azienda” e che “i negozi richiedono un’attenzione maniacale all’esperienza del cliente, con gli occhi di un commerciante. La risposta non sta nei dati ma nei negozi”.
Jim Cramer non solo è rimasto “stupito” dal trimestre negativo, ma è rimasto anche sorpreso dal livello di franchezza dell’ex CEO dell’azienda, affermando che non aveva mai visto nulla di simile prima.
Resta da vedere se Howard Schultz sentirà il bisogno di avere il suo quarto mandato come CEO di Starbucks. Gli azionisti, tra cui Jim Cramer, stanno perdendo la pazienza e attendono con ansia di vedere se i piani di svolta di Starbucks daranno frutti.
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