Giovedì Johnson & Johnson (NYSE:JNJ) ha dichiarato che il candidato vaccino contro il COVID-19 prodotto dalla sua unità farmaceutica Janssen ha prevenuto la forma grave della malattia nei criceti dorati siriani.
Cosa è successo Il candidato vaccino della Johnson & Johnson, l’Ad26.COV2.S, ha prodotto anticorpi neutralizzanti in questi animali, e i criceti vaccinati hanno evitato i sintomi della malattia clinica al momento del challenge test, secondo quanto dichiarato dalla compagnia.
Il direttore scientifico di Johnson & Johnson, Paul Stoffels, ha affermato che questo mese inizieranno le sperimentazioni di fase 3 del vaccino anti coronavirus.
“Questo studio pre-clinico conferma ulteriormente la nostra fiducia nel nostro candidato vaccino contro il SARS-CoV-2”, ha detto Stoffels commentando i risultati dei test sugli animali.
Il mese scorso Regeneron Pharmaceuticals Inc (NASDAQ:REGN) aveva annunciato che la sua combinazione di farmaci anticorpali ha bloccato l’infezione da COVID-19 sia nei criceti che nei macachi rhesus.
Perché è importante Johnson & Johnson, azienda produttrice di farmaci con sede nel New Jersey, ad agosto ha firmato un accordo da 1 miliardo di dollari con il governo degli Stati Uniti per fornire il suo vaccino attualmente in fase di sviluppo; studi di Fase 1/2a sono in corso negli Stati Uniti e in Belgio.
Questa settimana i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) hanno notificato alle autorità sanitarie pubbliche di tutti i 50 stati USA di iniziare i preparativi per la somministrazione di due possibili vaccini contro il coronavirus entro l’inizio di novembre.
I due vaccini probabilmente saranno quelli prodotti da Pfizer Inc (NYSE:PFE) e Moderna Inc (NASDAQ:MRNA), secondo il New York Times.
Altre aziende che hanno accordi per la fornitura di vaccini al governo USA includono la partnership fra GlaxoSmithKline plc (NYSE:GSK) e Sanofi SA (NASDAQ:SNY).
Movimento dei prezzi Nel pre-market di venerdì le azioni Johnson & Johnson sono in ribasso dello 0,76%, a 148,41 dollari.