Nel tentativo di contrastare le elevate pressioni inflazionistiche, la Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato un aumento dello 0,25% dei tassi di interesse di riferimento, portando il costo dei prestiti ai livelli più alti da oltre due decenni. La governatrice della BCE Christine Lagarde ha dichiarato che l’inflazione è destinata a rimanere troppo alta per troppo tempo.
“Non siamo ancora arrivati a destinazione, abbiamo ancora molta strada da fare”, ha dichiarato la Lagarde, aggiungendo che un ulteriore aumento dei tassi di interesse avverrà a luglio.
Nel comunicato, la BCE ha sottolineato che rimane impegnata a portare i tassi di interesse a un livello sufficientemente restrittivo per raggiungere l’obiettivo di inflazione del 2% e a mantenerli a tale livello per tutto il tempo necessario. La BCE ha inoltre confermato che cesserà i reinvestimenti nell’ambito del programma di acquisto di attività a partire da luglio 2023.
L’euro si è rafforzato dello 0,5% rispetto al dollaro, con l’Invesco CurrecyShares Euro Currency Trust (NYSE:FXE) in rialzo dello 0,5% a 100,50. Mentre i titoli azionari europei, monitorati dall’SPDR DJ Euro STOXX 50 Etf (NYSE:FEZ), si sono leggermente indeboliti.
Grafico: i tassi di deposito della BCE balzano ai livelli di luglio 2001
La stagflazione entra nel vivo: La BCE vede ora una crescita più debole e un’inflazione di fondo più elevata
Secondo le proiezioni macroeconomiche di giugno, la BCE ha leggermente abbassato le previsioni di crescita economica per i prossimi anni, prevedendo ora un aumento dello 0,9% nel 2023, dell’1,5% nel 2024 e dell’1,6% nel 2025.
L’inflazione sottostante o core, che esclude l’energia e gli alimenti, è stata rivista al rialzo al 5,1% nel 2023, prima di scendere al 3,0% nel 2024 e al 2,3% nel 2025.
La BCE baserà le sue decisioni sui tassi di interesse sui dati e su una valutazione approfondita di vari fattori, tra cui le proiezioni sull’inflazione, gli indicatori economici e finanziari, l’andamento dell’inflazione sottostante e l’efficacia dell’attuazione della politica monetaria.
Punti salienti della conferenza stampa della Lagarde
- “Non stiamo pensando di sospendere gli aumenti dei tassi”, ha detto la Lagarde, rispondendo a una domanda su quanto la BCE sia lontana dal replicare la decisione della Fed di sospendere l’inasprimento dei tassi.
- Il governatore ha ammesso che la BCE non ha ancora raggiunto il punto finale del ciclo di rialzo, affermando che “è il 2% di inflazione che vogliamo”.
- “Non abbiamo iniziato a pensare di saltare o mettere in pausa una riunione”, ha detto la Lagarde.
- Per quanto riguarda i fattori trainanti dell’inflazione, il mercato del lavoro è stato considerato uno dei fattori principali, in quanto la crescita dei salari è aumentata del 5,2% nel primo trimestre. Lagarde ha sottolineato che esiste un problema di costo unitario del lavoro, dato che la crescita è stata stagnante nello scorso trimestre.