La carenza globale di chip semiconduttori continua a paralizzare le case automobilistiche, con Ford Motor Co (NYSE:F) e Nissan Motor Co (OTC:NSANY) che hanno dovuto fermare due stabilimenti di assemblaggio; Nissan è l’ultima casa giapponese a tagliare la produzione negli Stati Uniti.
Cosa è successo: Ford assemblerà i suoi pick-up F-150 altamente redditizi e i SUV Edge in Nord America senza alcune componenti e fermerà due stabilimenti di assemblaggio a causa della carenza globale di semiconduttori, come ha riferito Reuters giovedì; anche Nissan ha dichiarato che manterrà la produzione inattiva presso i suoi impianti negli Stati Uniti e in Messico, secondo Automotive News.
Diverse case automobilistiche, da General Motors Co (NYSE:GM) a Honda Motor Co (NYSE:HMC) passando per Tesla Inc (NASDAQ:TSLA), stanno chiudendo le loro catene di montaggio a causa di tali carenze, anche se i produttori asiatici di chip si stanno affrettando a espandere la loro capacità produttiva per rispondere a una carenza globale di semiconduttori che sta danneggiando principalmente le case automobilistiche.
Perché è importante: la carenza di chip semiconduttori che sta sconvolgendo le supply chain globali arriva in un momento in cui le varie economie stanno riaprendo dopo essere state colpite dalla pandemia e in cui la domanda dei consumatori per la mobilità personale è in aumento.
Il settore prevede che la situazione legata alle forniture di chip registrerà un miglioramento nella seconda metà di quest’anno.
Ford ha dichiarato che la produzione è al minimo anche negli stabilimenti di Louisville (Kentucky) e di Colonia, in Germania. La casa automobilistica numero due statunitense ha già previsto che i profitti del 2021 potrebbero subire un impatto negativo compreso fra 1 e 2,5 miliardi di dollari a causa della carenza di semiconduttori; General Motors, rivale di maggiori dimensioni, ha stimato che la carenza di chip potrebbe ridurre i profitti di quest’anno fino a 2 miliardi di dollari.
All’inizio di questa settimana le case automobilistiche giapponesi Toyota Motor Corp (NYSE:TM) e Honda hanno dichiarato che fermeranno la produzione negli stabilimenti del Nord America.
Nissan ha affermato che gli stabilimenti di assemblaggio in Tennessee e Mississippi saranno fermi fino a lunedì.
Finora, l’azienda sudcoreana Hyundai Motor Co (OTC:HYMTF) è riuscita a evitare la stretta sui chip accumulando semiconduttori con un anno di anticipo e acquistandone addirittura di più verso la fine dell’anno scorso.
Movimento dei prezzi: giovedì le azioni di Ford hanno chiuso in calo dell’1,58% a 12,49 dollari.