I mercati del debito e i segmenti dei derivati si stanno preparando per un enorme cambiamento chiamato ‘Big Bang’, ovvero il passaggio dal vecchio benchmark dei tassi di interesse, il London Interbank Offered Rate (LIBOR), al nuovo Secured Overnight Financing Rate (SOFR), secondo quanto riferisce Bloomberg.
La prossima settimana il nuovo standard sui tassi di interesse per tutti i titoli derivati denominati in dollari sostituirà il LIBOR in USD e il tasso sui fondi federali.
Cosa è successo: il tasso di riferimento SOFR sarà adottato nel corso del fine settimana e si stima che coprirà gli swap sui tassi di interesse di oltre 80 trilioni di dollari in debito nozionale, secondo Bloomberg.
Il SOFR è uno standard di riferimento basato su transazioni per stimare il costo dei prestiti overnight, considerando i titoli di Stato USA come garanzia.
La decisione sul SOFR è stata ufficializzata dal Comitato dei tassi di riferimento alternativi (ARRC), costituito nel 2014 per identificare uno standard di riferimento alternativo per i contratti derivati in dollari USA.
L’attività di negoziazione in swap collegati al SOFR ha raggiunto il picco a settembre, con 116,6 miliardi di dollari in volume nozionale, il doppio del volume raggiunto ad agosto.
L’ARRC ha chiarito che il SOFR sarà determinato dalle transazioni in pronti contro termine bilaterali, da quelle tripartite e da quelle del General Collateral Finance, instradate attraverso la Fixed Income Clearing Corporation (FICC).
Perché è importante: Jason Garnet, direttore della transizione dal Libor presso Goldman Sachs Group Inc (NYSE:GS), ha affermato che lo standard di riferimento del SOFR potrebbe notevolmente migliorare i livelli di liquidità, secondo quanto riferisce Bloomberg.
D’altra parte, si ipotizza che il cambiamento dei benchmark possa portare a una vendita in blocco degli swap, con conseguenti fluttuazioni di prezzo indesiderate.
I fornitori di servizi di compensazione LCH Ltd e CME Group Inc (NASDAQ:CME) rettificheranno le posizioni dei clienti e neutralizzeranno l’impatto della variazione di valore dei plain vanilla swap, oltre a gestire gli esborsi dei clienti dopo il ribilanciamento delle posizioni.
Secondo quanto riferito, LCH terrà accordi d’asta per vendere swap indesiderati a tassi di interesse variabili, tuttavia per gli swap di base non esiste una garanzia di prezzo minimo.